PAOLO ROSATO
Elezioni Comunali

Primarie al veleno a Bologna, lo scontro spaventa la base

Parlano i circoli, Speme (Pertini): "Scelte inspiegabili, diversi voteranno la Conti". Angiuli (Murri): "Lepore unisce, la partecipazione ci sarà"

Isabella Angiuli, Michele Migliori, Fiorentino Lubelli e Davide Speme

Isabella Angiuli, Michele Migliori, Fiorentino Lubelli e Davide Speme

Bologna, 3 giugno 2021 - Militanti a casa per le primarie? Il rischio c’è, visto il clima. Diversi nel Pd voteranno Isabella Conti? Un dato di fatto. Proprio per l’avanzata della Conti allora la base Pd si compatterà e parteciperà alle primarie in massa per sostenere Lepore? Accadrà, dicono alcuni. Le opinioni tra i circoli Pd sono discordanti e due dati sono assodati: le primarie sono vere e la confusione c’è. A causa del clima, soprattutto, tesissimo negli ultimi giorni, permane un tutti contro tutti tra i dem che probabilmente nei prossimi giorni si ammorbidirà, ma che latente rimarrà sotto traccia. La partecipazione resta un rebus, e i circoli di quattro zone diverse di Bologna tracciano una linea a volte sovrapponibilie, a volte no. In comune resta l’auspicio sul post 20 giugno: si dovrà remare tutti insieme, chiunque sarà il vincitore.

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Le frasi di Alberto Aitini di due giorni fa intanto – l’assessore metteva tutti in allerta sul possibile disamore dei militanti dem visto il clima plumbeo dello scontro Lepore-Conti – trovano qualcuno in disaccordo, come Fiorentino Lubelli, segretario del Passpartout di piazzetta della Pioggia. "Mi aspetto una partecipazione nutrita – spiega Lubelli –, perché la discesa in campo di Isabella Conti è stata percepita dai militanti come un attacco diretto al Pd, una minaccia al partito. Quindi è proprio il contrario di quello che dice Aitini: l’attacco porterà tante persone ai gazebo. Quindi secondo me paradossalmente l’arrivo della Conti ha richiamato tutti alla partecipazione". Riguardo al clima, "noi del Passpartout siamo stati sempre dalla parte del confronto pacato. Anche all’interno del nostro circolo c’è chi vota Isabella Conti – spiega ancora Lubelli –. Una posizione legittima, che noi rispettiamo, ne continueremo a discutere anche dopo i gazebo. E sempre dopo il 20 giugno dovremo lavorare tutti insieme per il centrosinistra, altrimenti le primarie non hanno senso". In disaccordo con Aitini anche Isabella Angiuli, segretaria del circolo Pd Murri. "Abbiamo riscontri diametralmente opposti. Facciamo tanti banchetti e volantinaggi– spiega Angiuli –, i militanti sono carichi, c’è tanto interesse e ci chiedono continuamente le modalità del voto. Eravamo domenica scorsa con Lepore ai Giardini Margherita sia di mattina, sia di pomeriggio, e in tanti erano curiosissimi di conoscerlo e di avere del materiale. Insomma, il sentore è che ci sarà grande partecipazione per sostenere il candidato del Pd".

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Ha ragione invece Aitini secondo Davide Speme, segretario del circolo Sandro Pertini al Reno. "Il clima è molto teso, questo secondo me non aiuta i compagni con i quali mi relaziono – spiega Speme –. Non stanno molto capendo una candidatura un po’ calata dell’alto come quella di Matteo Lepore. Non c’è stata chiarezza nel Pd sul percorso, ed ecco che c’è confusione. Poi la Conti: una ex compagna che era fino all’altroieri elogiata da tutti, oggi non puoi raccontami che è il nemico". Insomma, per Speme il tema è uno: il clima inasprito potrebbe generare o una non partecipazione, o l’effetto opposto desiderato dalla maggioranza del Pd. "Le persone vedo che si stanno sentendo libere, e molti potrebbero scegliere Isabella Conti, che è una figura indipendente. Io non ho mai sostenuto Renzi e mi fa specie che chi invece lo sostenne ora lo usa come argomento contro di lei. Ripeto, questo clima non aiuta una sana partecipazione. E le primarie sono apertissime".

Anche per Michele Migliori, segretario del circolo Andrea Costa, "non so se la responsabilità è di qualcuno in particolare – spiega Migliori –, ma sicuramente questo clima non aiuterà la partecipazione, ha ragione Aitini lo vedo tra gli iscritti del mio circolo, i militanti chiedono un confronto sereno. Forse chi potrebbe disamorarsi davvero sono le persone esterne ai partiti, perché vedono che il dibattito non si sta sviluppando abbastanza sulla città". Anche per Migliori "il Pd avrebbe potuto gestire meglio il percorso di avvicinamento alle candidature, forse il clima non sarebbe stato questo. C’è tempo per rimediare in queste settimane, cerchiamo di stare sui temi che davvero interessano gli elettori, come la sanità".