di Luca Orsi
Nel campo degli sconfitti, c’è chi può comunque festeggiare. Spicca infatti il balzo in avanti di Fratelli d’Italia, che nella lotta – pur mai dichiarata – per la leadership del centrodestra supera di slancio la Lega e diventa il primo partito della coalizione sotto le Due Torri. Secondo in città solo al Pd.
Nel 2016, alle scorse elezioni amministrative, a Bologna FdI si attestò al 2,4%. Questa volta potrebbe superare il 12%. Galeazzo Bignami – il deputato cui Giorgia Meloni ha fatto condurre la campagna elettorale in città, con ampia libertà di azione – non alimenta polemiche: "Nella sconfitta, Fratelli d’Italia ha fatto la sua parte. Sulla Lega non mi permetto di dire".
Il deputato (almeno in queste ore) non mette sul piatto della bilancia il peso delle percentuali del suo partito. "Non credo sia questo il momento di far valere logiche muscolari – afferma –, non sono ora i numeri quelli da far pesare, ma la ricerca di scelte condivise".
Bignami ribadisce così la linea tenuta da FdI durante la campagna elettorale: "Vorrei che dopo il voto non si disperdesse la cosa più importante del centrodestra: l’unità della coalizione". E agli alleati Fdi chiede di iniziare a trovarsi al più presto, " per lavorare assieme".
Il parlamentare di Fdi sottolinea quindi la performance della lista civica di Fabio Battistini, il candidato sindaco appoggiato dal centrodestra: "È persona di valore, che si è comportato con grande dignità e decoro, dimostrando una certa capacità attrattiva". Qualità che, in Comune, "credo possano fargli giocare un ruolo importante per il centrodestra e l’opposizione", afferma Bignami.
Il deputato definisce quindi "molto crtitico" il risultato del neosindaco Matteo Lepore. "I numeri dicono che rappresenta soltanto poco più di un quarto degli elettori bolognesi. Dovrà rimboccarsi non poco le maniche per acquistare quella rappresentatività che ora gli manca".
Marco Lisei, capogruppo di FdI in Regione, rileva come, "rispetto al risultato di cinque anni fa", quando venne confermato sindaco Virginio Merola, "non vi sia stato lo sfondamento a sinistra. Di fatto, il peso del centrosinistra in città rimane pressoché invariato".
Quanto a Battistini, anche Lisei gli riconosce di "avere fatto tutto quello che poteva fare nel poco tempo concesso". Ha fatto "un’ottima campagna elettorale, è una persona stimabile, brava, preparata". Ma era anche "poco conosciuto in città. E ha pagato anche lo scotto di una scelta tardiva del centrodestra e di una campagna elettorale molto concentrata".