Bologna, 21 luglio 2022 - Pagare un abbonamento (110 euro) per circolare a Bologna. La proposta del Comune – contenuta in un documento di indirizzo, e quindi ancora passibile di correttivi – fa discutere. E non poteva essere altrimenti. Sarà anche un’ipotesi da trasformare in provvedimento concreto entro il 2026, ma la domanda che si fanno molti è: quanti bolognesi, concretamente, dovranno pagare per muoversi?
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Ecco chi paga
In questi casi, per farsi un’idea è bene guardare i numeri. Il parco veicoli circolante nel Comune di Bologna (dati 2021, solo città) è formato da circa 206mila veicoli a quattro ruote, a cui si aggiungono 58mila moto e circa 23mila autocarri. Dividendole per il tipo di alimentazione, le automobili a benzina sono 91.741 (il 45,5% del totale) quelle diesel sono 63.251, poi ci sono le bi-fuel a gpl (23.361 unità) e a metano (13.162). In tutto si parla di 191.515 veicoli, pari al 93 per cento del totale.
I proprietari di questi mezzi, se il provvedimento scattasse con le caratteristiche indicate (ovvero un numero variabile di giornate oltre il quale bisogna pagare un abbonamento) dovrebbero saldare la tassa.
Quanti sono esenti
Tenete presente che ben 121mila di questi veicoli sono Euro 5 o Euro 6, quindi il tipo più moderno di motore a scoppio. Sarebbero esenti dal pagamento, al contrario, circa 15mila bolognesi, ovvero i 13.708 possessori di auto ibride e i 927 di quelle completamente elettriche. Il 7 per cento del totale.
A questo conteggio andrebbero poi aggiunti le migliaia di pendolari che, per lavoro, sono costretti a spostarsi dai municipi vicini (San Lazzaro, Casalecchio, Castel Maggiore, Persiceto, Anzola, per citarne solo alcuni) praticamente ogni giorno nel perimetro del Comune di Bologna. In totale, le auto circolanti nella Città metropolitana sono 623mila, di cui solo poco più di 31mila ibride o elettriche. Una tassa che, alla fine, colpirebbe davvero tantissimi bolognesi.
È vero che, d a qui a qualche anno il parco auto potrebbe cambiare. L’inversione di rotta, infatti, c’è stata, ma i tempi non sembrano particolarmente compatibili con l’intenzione della giunta di varare il provvedimento green entro il mandato.
Il cambiamento
Il trend d elle immatricolazioni è inequivocabile: a parte lo sprofondo rosso del 2020 dovuto alla pandemia, che ha visto un crollo degli acquisti di oltre il 20%, il numero di veicoli a quattro ruote non è aumentato di molto in città, anzi.
Dal 2017, le auto ibride in città sono triplicate, da 4.213 a 13.708, e quelle totalmente elettriche sono passate da 75 a 927, con una forte progressione nell’ultimo biennio. Ma in termini assoluti, come abbiamo visto, si tratta di meno di 15mila auto, che aumentano ad oltre 22mila se si allarga lo sguardo all’area metropolitana. Tutti ora invocano incentivi (che, peraltro, a livello nazionale sono stati elargiti), ma resta il fatto che cambiare auto non è un’operazione che tutte le famiglie possono permettersi.