FRANCESCO MORONI
Economia

Bologna, esce Top 500, le prime 500 imprese bolognesi per fatturato

Venerdì 8 in allegato con il giornale in edicola. Dieci imprese sopra al miliardo, aumentano anche i dipendenti

La presentazione di Top 500 (FotoSchicchi)

La presentazione di Top 500 (FotoSchicchi)

Bologna, 5 dicembre 2017 – E’ stata presentata questo pomeriggio, nel Centro congressi di Fico, la settima edizione di Top500, l’analisi delle prime 500 imprese bolognesi (con sede legale o direzionale nella provincia di Bologna) selezionate sulla base del fatturato nell’esercizio 2016.

Uno studio volto ad approfondire tre caratteristiche principali, e cioè dimensione, redditività e rischio finanziario delle imprese, da cui sono state escluse le società finanziarie (banche e assicurazioni) e holding finanziarie (i gruppi che hanno come attività quasi esclusiva la gestione di partecipazioni in altre imprese). L’inserito dedicato a Top 500 uscirà venerdì 8 dicembre, allegato all'edizione cartaceo della cronaca di Bologna de il Resto del Carlino.

Analizzando i dati della classifica, i bilanci del 2016 si sono chiusi con numeri positivi in quasi tutti i comparti, a dimostrazione di una ripresa costante dell’economia bolognese. Ben 10 imprese superano un fatturato di un miliardo di euro, mentre 97 sono sopra il tetto dei 100 milioni: le Top 500 presentano un fatturato aggregato di 60,6 miliardi di euro, con una crescita complessiva rispetto alla passata edizione del 6,7%, grazie soprattutto ai numeri della neo-costituita Coop Alleanza 3.0, al primo posto della classifica. Al secondo posto, Hera spa, in testa all’elenco dell’ultima edizione. A completare le prime dieci posizioni, in ordine: Centrale Adriatica società cooperativa, Yoox net-a-porter spa, Coesia spa, Sacmi cooperativa meccanici Imola, Ima spa, Conad consorzio nazionale dettaglianti, Seci spa (capogruppo del gruppo Maccaferri) e Granlatte società cooperativa (leader del gruppo Granarolo spa).

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Un’espansione solida, ma in lieve calo rispetto all’ultima classifica, dove l’incremento del fatturato raggiungeva l’8,4%. Il contributo della crescita deriva soprattutto dalle imprese di maggiori dimensioni, sia in termini assoluti che percentuali: il fatturato delle prime 100 cresce infatti del 7,8%, mentre quello delle ultime 100 risulta invariato, con una riduzione di appena 0,22%. Più consistente invece l’aumento del numero dei dipendenti, con il 63% delle società che ha allargato il proprio organico nel 2016: le prime 500 imprese di Bologna e provincia occupano più di 213mila persone, con un aumento del 5,8% (dato inferiore alla sesta edizione di Top 500, ma comunque superiore alla media nazionale degli incrementi dei dipendenti, ferma a 1,9%).

Alla presentazione di Top 500 sono intervenuti Stefano Cenni, presidente della Scuola di economia, management e statistica dell’Università, Matteo Lepore, assessore comunale all’Economia, Marco Maria Mattei, coordinatore CLaMEP dell’Alma Mater, Alessandro Bonazzi e Vincenza Bellettini, rispettivamente presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e presidente della Fondazione dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, Beppe Boni, vicedirettore de il Resto del Carlino, e Roberto Sollevanti di PwC (PricewaterhouseCoopers).

“Numeri così – sottolinea Marco Maria Mattei – non si erano mai visti. Se osserviamo questi valori con quelli aggregati delle precedenti edizioni, infatti, si osserva un trend di crescita molto forte. Ci tengo a ringraziare i professionisti che hanno reso possibile l’analisi di più di 500 bilanci, perché ovviamente per identificare il campione è necessario fare uno screening anche maggiore. Sono loro che ogni anno rendono quest’iniziativa un progetto concreto”.

"Questa è la locomotiva d'Italia - sottolinea Beppe Boni, vicedirettore del Carlino - Si respira un’atmosfera molto positiva. Top500 è uno strumento di lavoro che durano un anno, e rispecchia un po’ la concezione del nostro giornale: non voler essere solo in edicola ogni mattina, ma partecipare attivamente alla vita della città”.

Soddisfatto anche Roberto Sollevanti di PwC: "Ci tengo quindi a ringraziare tutte le aziende che hanno aderito e che sono qui oggi: sono loro il vero motore del territorio”.

L’incontro è stato occasione anche per parlare di innovazione e trasformazione digitale delle imprese, con un occhio di riguardo all’industria del food, attraverso una tavola rotonda che ha visto la partecipazione di Alessandro Bonfiglioli, direttore generale del Caab, Massimo Monti, ceo di Alce Nero, Andrea Clementini, consigliere delegato di Caffitaly, Adriano Turrini, ceo di Coop Alleanza 3.0, Marco Ferrari, ceo di Montenegro, e Nicola Pizzoli, ceo dell’omonimo gruppo.