Bologna, 2 novembre 2024 – Dopo lo scontro, la pace. L’accordo tra Comune e Ascom, Cna, Confartigianato, Unica, Uritaxi, Uiltrasporti, Cat e Cotabo per “migliorare il servizio taxi in città” rende tutti soddisfatti.
“Si chiude un clima di ostilità, finalmente. E ripartono le relazioni sindacali. L’intesa con Palazzo d’Accursio è un bel passo avanti”, dice Mirko Bergonzoni di Uiltrasporti, sigla tra le più battagliere nei mesi scorsi (non aveva, infatti, firmato il protocollo d’intesa in tandem con Uritaxi).
Tira un sospiro di sollievo anche Riccardo Carboni, presidente di Cotabo: “Venivamo da mesi burrascosi. Abbiamo avuto un lungo confronto, di ben cinque ore, ma poi abbiamo trovato la quadra. Anche sulle tariffe delle corse che saranno aumentate del 16 per cento (per adeguarle a inflazione e prezzo del carburante, ndr) dando seguito al parere dell’Autorità nazionale dei trasporti”.
In linea Massimo Sarti che guida Ascom taxi: “L’accordo è stato firmato da tutti. Finalmente una giornata positiva”. Per Salvatore Vrenna, coordinatore Fita Cna, “si è chiuso un periodo nero. Sull’adeguamento delle tariffe partiremo a gennaio 2025”.
Il tema delle tariffe dei taxi, infatti, è l’aspetto più corposo dell’intesa con Palazzo d’Accursio che poterà dal prossimo anno qualche rincaro. La tabella con gli aumenti del 16%, però, ancora non è stata definita perché si deve valutare, voce per voce, se arrotondare la cifra al ribasso o al rialzo.
Al netto di questi piccoli correttivi, però, si può avere un’indicazione di massima per alcune voci. La chiamata radio-taxi verrà portata a 1,35 euro, con massimali diversi a seconda degli orari e del giorno della settimana.
Nei feriali, ad esempio, se oggi si può arrivare a spendere 5,9 euro, con le nuove tariffe si arriva a circa 6,84; nei festivi, invece, si passerà da 7,8 euro a poco più di 9 euro.
Per le corse notturne dalle 22 alle 6, invece, il massimale di chiamata andrà da 8,6 euro a quasi 10 euro.
Ritocchi anche per le quote fisse di spostamento: nei feriali oggi la spesa è di 3,4 euro che passerà, invece, a quasi 4. Per le tariffe festive, si toccherà una quota di circa 6,14 euro (da 5,30) e poco più di 7 per il notturno (oggi è di 6,1 euro).
Tra i punti chiave dell’intesa, poi, è stato previsto un summit mensile tra le sigle e il Comune sul tema della mobilità (alla luce dell’annoso problema dei cantieri del tram).
Si tratterà ancora, invece, il tema della app che avrebbe dovuto geolocalizzare i tassisti. Nel documento si parla solo di “processo di digitalizzazione con strumenti da definire”.