Bologna, 14 luglio 2023 – Trovare un taxi, negli ultimi tempi, è quasi un’impresa. Ne sono consapevoli sia il Comune sia gli stessi tassisti, mentre fioccano segnalazioni sia a Palazzo d’Accursio sia al nostro giornale di cittadini rimasti appiedati.
La flotta a disposizione è di 722 taxi, ma ne servirebbero di più. In ballo, al momento, ci sono altre 22 licenze, ma considerando la domanda in costante crescita, difficilmente basteranno.
A tutto questo si aggiunge, poi, il tema della Città 30.
Il Comune ha convocato i tassisti per il 21 luglio per presentare la rivoluzione della mobilità e già filtrano tra gli autisti dubbi, ma anche proposte.
Come, ad esempio, quella di "avvantaggiare il servizio pubblico, quindi taxi e bus, con limiti di velocità differenti sulle corsie preferenziali", dice Cosimo Quaranta, responsabile della Fita-Cna, prendendo spunto dal modello spagnolo delle città a 30 all’ora. Per Federico Forlani di Cat, uno dei due consorzi di taxi attivi in città, invece, "basterebbe puntare sui 30 all’ora nelle vie dove si potenzia la mobilità alternativa, come quella delle bici o dei pedoni, lasciando a 50 all’ora le strade più periferiche". Ma al di là dei nuovi limiti, sono tante le questioni da affrontare.
Il Comune, dopo la dura protesta dei tassisti in piazza Maggiore di marzo, le ha messe in fila in questi mesi.
Non solo l’aumento del numero dei taxi; ma anche il miglioramento del servizio per i cittadini con disabilità, la realizzazione di una applicazione per monitorare la disponibilità del servizio e una maggiore presenza di auto di notte e nei weekend.
Resta il fatto che il tavolo tra amministrazione e tassisti va avanti da circa un anno e, intanto, negli ultimi due mesi le macchine sono (quasi) introvabili.
Lo ammette Roberto Carboni di Cotabo, la principale cooperativa di taxi made in Bo, che segnala come a maggio e giugno, tra situazioni emergenziali (come l’alluvione) e il turismo, la domanda è aumentata almeno del 30 per cento.
"Un aumento dovuto – ricorda Forlani – anche ai tanti eventi concomitanti nel weekend, come i concerti e il Pride".
Non mancano le situazioni limite come quella dell’altra notte, quando un aereo, invece di atterrare a Bergamo, è arrivato al Marconi. "Era notte, e ben venti veicoli si sono diretti verso la città lombarda", racconta Carboni. Ma il nodo non è solo notturno. Per Cotabo "c’è anche la fascia della mattina, dalle 8 alle 10, piuttosto critica" e – punge – "i nuovi limiti di velocità non ci aiuteranno a diventare più efficienti...".
In prospettiva, si prevede una rivisitazione dei turni e degli organici e c’è chi, come Cna, propone d’incentivare la doppia guida (ipotesi che, però, divide le altre associazioni di categoria), per dare la possibilità di dividere una licenza su due autisti, così da allungare gli orari e rendere l’auto disponibile per più tempo. Una gestione che già è attuata da chi divide la licenza ’in famiglia’, ma che potrebbe valere anche tra autisti senza legami di parentela.
Tema caldo resta quello dell’adeguamento delle tariffe (i tassisti sono in pressing, considerando il ’caro carburanti’), ma anche quello dei taxi da destinare al servizio per disabili e persone con fragilità.