Bologna, 7 Settembre 2023 – È possibile risparmiare fino a 1.392 euro all’anno sulla spesa a Bologna secondo il report di Altroconsumo che qualche giorno fa ha pubblicato la sua indagine annuale sui supermercati in tutto il paese. Secondo gli esperti, il capoluogo è una delle città dove è più facile risparmiare se si fa la spesa più intelligentemente. Questo è dovuto al gran divario in prezzi tra i discount e i supermercati più ricchi.
L’indagine di Altroconsumo
L'indagine misura il posizionamento di prezzo dei punti vendita e delle catene della grande distribuzione sulla base di 4 possibili panieri di spesa (prodotti di marca, a marchio commerciale, più economici e misto), sintetizzando l'analisi di quasi 1.600.000 prezzi di tutti i prodotti presenti a scaffale in 125 categorie di prodotti alimentari, prodotti per la cura della casa e della persona e alimenti per animali. Che l'inflazione si sia fatta sentire in quest'ultimo anno lo si vede chiaramente confrontando i prezzi dei prodotti presenti in questa indagine con quelli dello scorso anno, da cui emerge che la tipologia di punto vendita che ha aumentato maggiormente i prezzi sono i discount, con circa il 15% di aumento medio, rispetto ad un incremento del 5,2% registrato lo scorso anno.
Se una lattina di birra costa fino a tre volte di più
Qualche esempio: La birra Moretti ricetta classica - 2 lattine da 33cl - a Bologna varia dagli 0,79 euro presso il supermercato Alì di Via Bergami ai 2,24 euro nella Coop di Via Casciarolo, con una forbice del 184%, praticamente il triplo.
Supermercati più convenienti, quali sono
Per la spesa con prodotti di marca, le catene più convenienti, al momento delle rilevazioni, risultano essere a pari merito Esselunga Superstore e Famila Superstore, seguite da Ipercoop, Pam e Spazio Conad. Per la spesa con prodotti economici, la prima posizione in questa classifica è stata conquistata, per la prima volta, da In's Mercato, mentre seguono a distanza di un punto Aldi, Dpiù, Eurospin e Prix Quality.
Bologna è la terza città con più margine di risparmio. Cremona è la città in cui le differenze di prezzo sono maggiori (25%), e dove di conseguenza le possibilità di risparmio sono più elevate, fino a quasi 2.000 euro l'anno, scegliendo il supermercato più economico. Segue poi Mantova con un risparmio superiore ai 1.600 euro annui. Sotto Bologna c’è Bergamo con un risparmio di 1.378, Roma con 1.327 e Reggio Emilia con 1.309. Le città in cui le differenze tra un punto vendita e l'altro sono meno elevate risultano invece Reggio Calabria, Messina, Cosenza e Caserta, con possibili risparmi annui inferiori ai 45 euro per Caserta, 90 euro per Cosenza e sotto i 160 euro nelle altre due città.