Bologna, 13 aprile 2023 – Scuole aperte tutto l’anno, ben altro che un incubo per i giovani studenti. Sì, perché due istituti di Bologna avviano una sperimentazione per fare delle classi –al pomeriggio – non solo spazi di studio, ma anche dove fare sport, laboratori di arte, fumetto, videomaking e podcast.
E magari conoscere meglio la città, con visite ai monumenti e ai parchi della zona. È ricca l'offerta di cui possono approfittare gli allievi dell'IC 12 Farini (nel quartiere Savena) e dell'ISS Belluzzi-Fioravanti (nel quartiere Borgo Panigale-Reno), dove nelle scorse settimane, sulla scia del programma estivo 'Scuole Aperte’, rivolto ai ragazzi fra 11 e 16 anni, ha preso il via la sperimentazione 'Scuole Aperte tutto l'anno’.
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Dal Comune 100mila euro di fondi europei
Grazie a un impegno del Comune di Bologna e a circa 100 mila euro di fondi europei, i due istituti non chiuderanno al pomeriggio e fino alle 17 faranno attività per i ragazzi, grazie a realtà del terzo settore come Dry-Art Ets per l'IC 12 Farni e il consorzio Scu.Ter-Scuola Territorio all'ISS Belluzzi-Fioravanti.
"L'obiettivo - chiarisce il sindaco Matteo Lepore - è allargare la nostra fascia di intervento, raggiungendo tutta la popolazione scolastica della nostra città. Solo attraverso la scuola lo si può fare. Il progetto scuole aperte può dare questa opportunità”. Le attività pomeridiane si rivolgono "non solo ad una nicchia di ragazzi ma a tutti”, sottolinea Lepore, perché sono loro “che hanno risentito di più delle limitazioni della pandemia”.
E ora la priorità è fare in modo che superino quel periodo difficile. “Le baby gang sono un problema - conclude Lepore - ma se i genitori pretendono da noi che diventiamo una forza di ordine pubblico, ci pongono una domanda sbagliata. Noi possiamo considerare i ragazzi come un problema di ordine pubblico, ma dobbiamo affiancarli a livello culturale e sociale".