Gaggio Montano (Bologna), 30 gennaio 2020 - Forti preoccupazioni sul futuro dello stabilimento Saeco di Gaggio Montano, che produce macchine da caffè, dopo il fulmine a ciel sereno piombato l’altro giorno sull’azienda. L’ad della multinazionale olandese Philips, Frans van Houten, ha annunciato la futura vendita del settore dei casalinghi che comprende anche la Saeco di Gaggio. Stabilimento che ha un trend positivo e che è stato acquistato circa undici anni fa.
Ai sindacati e ai 280 dipendenti la novità è stata comunicata dai dirigenti italiani del sito, che hanno ricevuto una mail in tal senso dall’amministratore delegato. "Ieri – spiega Marino Mazzini, della Fim Cisl – abbiamo avuto un serrato incontro in azienda e i dirigenti ci hanno detto che non sono a conoscenza di questo cambiamento che la proprietà vuol fare. Vale a dire creare un’altra società dove mettere dentro il piccolo elettrodomestico che comprende la macchina da caffè. Vogliamo capire se si vende tutto il pacchetto oppure se si scorporano i vari settori".
E Mazzini continua: "Philips ha comunicato altresì che ha intenzione di concentrarsi ulteriormente sul settore sanitario e intende investire sulla salute dei consumatori e sull’assistenza sanitaria professionale. I tempi della vendita sono nell’arco di 12 – 18 mesi e abbiamo la sensazione che ci sia già un acquirente. Dal nostro canto abbiamo indetto un’assemblea per il prossimo 11 febbraio e appena avremo notizie più precise aggiorneremo i lavoratori. Tuttavia, ci batteremo perché siano mantenuti tutti posti di lavoro e affinché sia mantenuta la rete di distribuzione di vendita della Philips". "I lavoratori sono preoccupati, perché già in passato hanno subito riorganizzazioni – precisa Caterina Bilotti, della Fiom Cgil –. Vediamo come verrà gestita l’operazione". L’azienda di Gaggio Montano produce macchine da caffè automatiche, è uno dei più grossi insediamenti produttivi dell’Appennino e ha già subito in passato varie fasi di ristrutturazione e tagli". La Saeco nacque a Gaggio nel 1981 come una piccola impresa e poi crebbe notevolmente. L’azienda fu venduta, poi riacquistata dai fondatori, poi rivenduta e poi rivenduta ancora, infine alla Philips. Per prima al mondo nel 1985 la Saeco progettò il ’bean-to-cup’, un sistema interamente automatico e innovativo per la preparazione dell’espresso italiano dal chicco di caffè alla tazzina. L’acquisizione di Gaggia poi, nel 1999, ne rafforzò la vocazione tutta incentrata a ricercare l’eccellenza italiana per il caffè. Dal 2009, con l’ingresso di Philips, Saeco si è posizionata come azienda internazionale in grado di coprire l’intera offerta di macchine per il caffè. La sinergia tra Philips e Saeco ha portato a un’ulteriore spinta allo sviluppo di tecnologie e di nuovi brevetti. "Le vicende riguardanti Saeco – afferma infine il sindaco di Gaggio Montano Maria Elisabetta Tanari – mi stanno da sempre molto a cuore. Mi sono già confrontata con le associazioni sindacali in rappresentanza dei lavoratori e richiederò un approfondimento anche in sede istituzionale, per meglio comprendere le intenzioni dell’azienda e le condizioni future". E il primo cittadino continua: "Nessun allarme, si parla della vendita, e dagli anni Novanta ad oggi ne abbiamo viste diverse, di un’azienda sana, in attivo di produzione e di fatturato, ma comunque è nostro primario interesse saperne di più".