Riscaldamento a Bologna, accensione posticipata: ecco quando

Viste le temperature registrate in città, sensibilmente al di sopra della media stagionale, è stata firmata un’ordinanza che ritarda la data di accensione dei termosifoni di una settimana

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Posticipata l’accensione dei riscaldamenti a Bologna

Bologna, 11 ottobre 2024 – È ancora caldo, i riscaldamenti possono aspettare. Almeno a Bologna, per il momento. E’ stata firmata l’ordinanza che riduce il periodo di esercizio degli impianti di riscaldamento, posticipando la riaccensione a martedì 22 ottobre, una settimana dopo la data prevista del 15 ottobre.

La decisione è stata adottata in particolare viste le temperature registrate a Bologna, sensibilmente al di sopra della media stagionale, e la buona tolleranza e l’efficacia del posticipo già sperimentato con l'ordinanza dello scorso anno. Se la prossima settimana dovesse esserci un improvviso calo delle temperature sarà possibile, con una nuova ordinanza, anticipare l’accensione.

Matteo Lepore sindaco di Bologna: il Comune ha deciso di posticipare l'accesione del riscaldamento in città
Matteo Lepore sindaco di Bologna: il Comune ha deciso di posticipare l'accesione del riscaldamento in città

L’ordinanza si colloca inoltre nel solco del Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas approvato lo scorso anno dal Ministero della Transizione Ecologica, che aveva rinviato l’accensione dei riscaldamenti dal 15 al 22 ottobre (per la zona climatica E di cui fa parte Bologna) per abbattere i consumi di gas naturale, attraverso l’introduzione di limiti di temperatura, di ore giornaliere di accensione, e di durata del periodo di riscaldamento. Il Comune è sensibile ai temi della sostenibilità ambientale. 

Bologna è stata selezionata tra le 100 città europee nella Cities Mission delle città intelligenti ed a impatto climatico zero entro il 2030.

L’ordinanza non riguarda:

  • ospedali, cliniche o case di cura, strutture protette e altri servizi sociali pubblici;
  • scuole materne e asili nido;
  • edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali nei casi legati ad esigenze tecnologiche o di produzione;
  • piscine e saune;
  • sedi delle rappresentanze diplomatiche e di organizzazioni internazionali, non collocate in stabili condominiali.

Orari di accensione e temperature consentite

Oltre al posticipo, l'ordinanza prevede: l'accensione dei termosifoni per un limite massimo di 13 ore giornaliere comprese tra le ore 5 e le 23 di ciascun giorno; il funzionamento a una temperatura massima di 19°C + 2°C di tolleranza per tutti gli edifici ad esclusione di quelli adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili il cui limite rimane invariato a 18°C + 2°C di tolleranza.

Queste limitazioni non riguardano gli edifici in cui il riscaldamento viene interamente generato attraverso fonti di energia rinnovabile come solare termico, fotovoltaico, energia geotermica.