Bologna, 1 agosto 2023 – Da oggi i benzinai sono obbligati a esporre il prezzo medio regionale dei carburanti, per garantire trasparenza e correttezza nei confronti dei clienti. Così, nelle stazioni di benzina sotto le Due Torri, oltre ai cartelli con i prezzi del self-service e quelli del servito, c’è un terzo prezzo, legato alla media regionale. E le polemiche sono già scoppiate, tra la disapprovazione dei benzinai e l’esasperazione dei fruitori, allarmati dai prezzi molti alti. Ma non tutti i punti di distribuzione hanno rispettato questa nuova norma già da stamattina: su 10, infatti, solo 6 benzinai hanno il cartello medio esposto.
Cosa dicono i benzinai
“Il prezzo medio sarà in grado di creare confusione, perché le persone troveranno due prezzi e non capiranno quale sarà quello effettivo – commenta un benzinaio Esso di via di Corticella -. Ma poi mi chiedo a che media ci si riferisca. La popolazione è in difficoltà: sto facendo benzina a credito e c’è gente che chiede di pagare in seguito”.
Il distributore Esso è uno dei pochissimi che ha esposto il prezzo medio, così come il distributore Eni in via Ferrarese. “I clienti sono nervosi, non capiranno il perché del doppio prezzo e se la prenderanno con noi: ma non c’entriamo nulla, siamo costretti a obbedire e rispettare le normative”, commenta il dipendente L.M. Su via Stalingrado, Q8 ha deciso, per evitare disguidi, di porre il cartello del prezzo medio regionale lontano dalle pompe di rifornimento, così da garantire la piena comprensione dei costi effettivi. “Il prezzo medio sarà utile per la trasparenza al cliente, ma per il fruitore sarà confusionario: rimarrà interdetto. Abbiamo spostato il cartello in maniera defilata, per mostrare che si tratta di qualcosa di diverso, di differente”, spiega l’addetto V.S.
Le opinioni dei clienti
I prezzi, al momento, sono stabili, ma la minaccia di ulteriori aumenti fa spaventare i consumatori, che ogni settimana fanno il conto con le spese dei carburanti. “Per motivi di studio e lavorativi, non posso fare a meno della macchina – dice Riccardo Nucci -. E’ limitante. Uso l’auto frequentemente, e non posso utilizzare i mezzi pubblici, non riuscirei a essere rapido e veloce”. La spesa media settimanale è di “40 o 60 euro”, conclude Riccardo. Anche per i motociclisti, i prezzi iniziano a essere un problema: “Mi sposto in moto – racconta Ariel Dotti -. La spesa è minore, da 20 a 30 euro ogni due settimane. Non uso la macchina perché i costi sarebbero maggiori. Per gli spostamenti brevi, quindi, uso la bicicletta o i mezzi pubblici”.