Bologna, 6 ottobre 2022 - Il tribunale fallimentare di Bologna ha approvato il concordato preventivo per Officine Maccaferri. Il decreto di omologa consentirà quindi l'avvio del piano concordatario, che dovrebbe essere portato a termine entro la fine dell'anno secondo le previsioni di OM Topco, società partecipata dai soci di Ad-Hoc Group, il gruppo di investitori composto da Carlyle Global Credit Investment Management, Man GLG e Stellex Capital Management, che ha rilevato l'intero capitale dell'azienda.
I prossimi passi per il rilancio delle Officine Maccaferri, fiore all'occhiello di quello che è stato, fino al fallimento, uno dei più importanti imperi familiari bolognesi, saranno l'approvazione dei bilanci relativi agli esercizi 2019, 2020, 2021 e la sottoscrizione di un aumento di capitale da 60 milioni. Nel frattempo l'azienda è concentrata "sul percorso di consolidamento della propria posizione di leader nel mercato dell'ingegneria civile e ambientale", si legge in una nota.
"La strategia di crescita della società ha consentito di registrare risultati eccezionali nel 2021, anno record nei 142 anni di storia del gruppo. Nel primo semestre del 2022, Officine Maccaferri ha registrato una crescita significativa in tutte le aree geografiche e in tutte le divisioni", fa sapere la proprietà. "Officine Maccaferri rappresenta uno standard di eccellenza del settore e siamo estremamente fiduciosi che il gruppo sia avviato verso un futuro luminoso", assicura l'ad Lapo Vivarelli.
"Questo decreto conferma la solidità del nostro piano, che è stato valutato positivamente dai commissari e dal Tribunale di Bologna. Il nostro piano di crescita, ben sostenuto dagli azionisti, prevede di continuare a concentrarsi sull'offerta di soluzioni innovative e sostenibili per la nostra base diversificata di clienti su scala globale", aggiunge il manager.
Leggi anche: