Bologna, 20 dicembre 2024 – Menarini Bus e i sindacati (Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil) hanno raggiunto un accordo per la gestione della fase riorganizzativa dello stabilimento di Bologna.
"Nell'accordo – spiegano i sindacati – viene data una risposta a tutti 77 dipendenti coinvolti nella riorganizzazione e che il 2 agosto avevano ricevuto un lettera di trasferimento per lo stabilimento di Flumeri” nell'Avellinese, procedura poi annullata con l'avvio di un percorso di confronto con il Ministero del Made in Italy e la Regione Emilia-Romagna.
Nel dettaglio, sul piano sociale, l'accordo prevede che il percorso di riorganizzazione sia supportato della Cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione, con una importante integrazione salariale a carico azienda per i lavoratori coinvolti: "Una parte – viene sottolineato – verrà accompagnata alla pensione mentre i restanti saranno ricollocati all'interno dello stabilimento di Bologna o potranno accedere su base volontaria ad un percorso di ricollocazione esterna incentivata”.
A Bologna inoltre, “sarà concentrata la parte commerciale, la ricerca e sviluppo, la prototipazione e il testing, l'assistenza post vendita e – evidenziano Fiom, Fim e Uilm – il magazzino ricambi con la previsione di 26 assunzioni di tecnici nel reparto ricerca e sviluppo nel prossimo biennio 2025/2026”.
Ad ogni modo, concludono i sindacati, "nei prossimi mesi, con l'indispensabile ruolo che anche le istituzioni dovranno esercitare, saremo chiamati a monitorare l'effettiva e puntuale applicazione dei contenuti dell'accordo”.
“L’accordo firmato fra Menarini Bus, Regione e organizzazioni sindacali, con il consenso di lavoratrici e lavoratori, è un fatto importante da valutare positivamente – commentano il vicepresidente della Regione, Vincenzo Colla, e l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Paglia, entrambi presenti al tavolo con le parti interessate –. Quest’accordo si colloca in un contesto difficile, caratterizzato tuttavia da un solido piano sociale, a tutela dei dipendenti, a supporto di un progetto di rilancio aziendale che tutte le istituzioni hanno il dovere di seguire con attenzione, nei suoi sviluppi futuri”.