Bologna, 5 novembre 2019 - Le aziende del gruppo Maccaferri chiederanno una proroga dei loro concordati. Le istanze sono state inviate, nei giorni scorsi, a Maurizio Atzori e Antonella Rimondini, i giudici delegati dal presidente della quarta sezione civile Fabio Florini, in tempo per la scadenza – ieri – dei primi 150 giorni di procedura. Mercoledì 13 prossimo verranno discusse in udienza e quel giorno il Tribunale deciderà se accordare le proroghe e per quanto tempo, comunque fino a 60 giorni. Entro la nuova data, la galassia da un miliardo di fatturato e 4.500 dipendenti nel mondo dovrà concludere l’elaborazione del piano.
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A finire in concordato, a inizio giugno, erano state Seci, Seci Energia, Enerray, Exergy, Sadam, Sapaba e Felsinea Factor. A settembre Exergy è stata rilevata all’asta dalla cinese Tica Thermal Solution per 16,05 milioni. La prossima azienda per cui verrà pubblicato il bando sarà, probabilmente a novembre, Enerray. Un ulteriore tassello nel piano di uscita del gruppo dal settore dell’energia, a cui farà seguito il disimpegno dall’agroalimentare e dalle costruzioni.
Intanto vanno avanti i contatti tra l’advisor Rothschild e fondi interessati a un’eventuale entrata nel gruppo. Nei giorni scorsi il fondo Quattro R aveva presentato un’offerta formale per Officine Maccaferri e Seci, ma finora non ci sono stati ulteriori sviluppi. L’intenzione del gruppo è concentrare i propri sforzi sulla parte di ingegneria meccanica (Samp) e ambientale (Gruppo Maccaferri), mentre non è detto che sia mantenuta la quota di maggioranza (il 51%) nel Sigaro Toscano, su cui però non sono ancora state prese decisioni ufficiali. © RIPRODUZIONE RISERVATA