Lavoro a Bologna: assunzioni in Minarelli con la nuova gamma elettrica

In un anno da 20mila a 40mila veicoli, metà sono ‘alla spina’. Fatturato triplicato. Il dg Filippas: “Da 186 a 500 lavoratori”

Minarelli e il nuovo scooter da città totalmente elettrico

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Calderara di Reno (Bologna), 4 aprile 2023 – La svolta elettrica ha cambiato ‘vita’ a Motori Minarelli. Se nel 2017 l’azienda di Calderara collezionava diversi licenziamenti, ora, con la produzione ‘alla spina’ promette nuove assunzioni:  "I lavoratori erano 186 e arriveremo a 500. Oggi, senza stagionali siamo a 250, che diventano 350 con gli stagionali tra metà aprile e metà settembre”, assicura il direttore generale Vittorino Filippas.

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Nuovo scooter ecologico

La Yamaha, che nel 2020 ha ceduto la storica azienda di Calderara ai veneti di Fantic,  sembra essere solo un lontano ricordo. L'ultimo modello elettrico è stato presentato oggi, un motorino ecologico, 'IssimoCity', per la mobilità cittadina, che si può ricaricare alle prese di casa. I primi esemplari escono dalla catena di montaggio in queste ore e faranno parte dello stock di 20.000 motoveicoli elettrici che Motori Minarelli metterà quest'anno sul mercato, portando la propria capacità produttiva nel 2023 da 20.000 veicoli a motore termico a 40.000 mezzi.

Le assunzioni

L'obiettivo è crescere ancora: per farlo l'azienda bolognese continuerà ad assumere, ma avrà anche bisogno di più spazio, perché quello a disposizione è stato tutto utilizzato. "Abbiamo esaurito tutto lo spazio disponibile. Dobbiamo razionalizzare la linea motori che passerà nell'altro stabilimento. A quel punto gli spazi saranno finiti, ma la crescita no", assicura il direttore generale Vittorino Filippas. "Dai 52 milioni di euro di fatturato del 2020 arriveremo a 380-390 milioni di fatturato nel 2025, mentre Fantic a quella stessa data dovrà raggiungere e superare i 500 milioni. Per Minarelli è previsto un piano di investimenti di 35 milioni, con nuovi motori, nuovi veicoli, nuove linee".

Per quanto riguarda la crescita di personale però "è molto più delicato trovare le persone giuste, che 35 milioni da investire", ammette Filippas. Quanto alle necessità in termini di metri quadrati, "il sindaco ci ha detto che forse ci sarà qualche novità sui piani regolatori, vediamo. Sennò la prima cosa che porteremo fuori sarà la logistica. Abbiamo di fronte un polo logistico importante e siamo in una zona favorevole, con l'autostrada e l'aeroporto vicini", prosegue il manager.

I nuovi modelli

Diverse le novità in rampa di lancio: lo scooter presentato oggi, un veicolo 'misterioso', sempre elettrico, che sarà svelato il 5 giugno, il Caballero 700, che sarà sul mercato da maggio, e il nuovo motore 300 ibrido in produzione da novembre. "In questo momento Yamaha pesa 'zero'. Pesava 32 milioni sui 52 milioni nel 2020. Il tema è stato come riuscire a fare tanti veicoli per impiegare tutte le persone, prima che sparisse Yamaha. L'anno scorso abbiamo fatto 123 milioni di fatturato dai 52 milioni del 2020. Quest'anno dovremmo chiudere a 143 milioni. Siamo passati da 100.000 motori prodotti a 50.000, ma passeremo da 20.000 a 40.000 veicoli. L'azienda ha cambiato pelle", sentenzia.

"Avevamo dei progetti e ci eravamo presi l'impegno di mantenere l'occupazione. Abbiamo mantenuto quanto promesso, perché non credevamo di aver comprato dei muri, ma di aver investito su di voi", ha detto l'Ad, Mariano Roman festeggiando con i lavoratori il primo scooter IssimiCity. Anche la Regione ci ha creduto, investendo 4 milioni di euro attraverso la legge 14, che finanzia l'attrazione di investimenti innovativi. "Li abbiamo dati per tutta la filiera dei mezzi elettrici, dall'ingegneria alla prototipazione. Sono soldi pubblici spesi bene", conclude l'assessore allo Sviluppo economico dell'Emilia-Romgna, Vincenzo Colla, in visita oggi allo stabilimento di Calderara.