Lamborghini, 40 nuovi assunti

Accordo fra azienda e sindacati. Contratti entro il marzo del 2017

Foto di gruppo per la visita del premier Matteo Renzi allo stabilimento della Lamborghini (Ansa)

Foto di gruppo per la visita del premier Matteo Renzi allo stabilimento della Lamborghini (Ansa)

Sant’Agata Bolognese (Bologna), 12 novembre 2016 - Dieci assunzioni a tempo indeterminato entro la fine del 2016 a cui ne seguiranno altre trenta nei primi tre mesi del 2017. Prosegue e si rafforza il piano di crescita occupazionale di Automobili Lamborghini, a Sant’Agata Bolognese. Nella giornata di ieri, è stato raggiunto un accordo tra Fiom, Rsu Automobili Lamborghini e direzione aziendale nell’ambito del percorso di crescita degli organici e dell’occupazione avviato l’8 giugno 2015 con la firma del rinnovo del contratto integrativo aziendale.

«Con l’accordo raggiunto, oggi abbiamo condiviso un pacchetto di ulteriori 10 assunzioni a tempo indeterminato – spiegano i sindacati – di personale diretto entro la fine del 2016. Si è condiviso inoltre di anticipare ai primi tre mesi del 2017 un pacchetto di ulteriori 30 assunzioni a tempo indeterminato di personale diretto (con i primi inserimenti già da gennaio 2017)». Questo anche grazie ai risultati particolarmente positivi in termini di volumi di vendita che stanno caratterizzando i due modelli attualmente in produzione, Aventador e Huracàn, per i quali le richieste del mercato continuano ad attestarsi su livelli elevati anche per il 2017. «Si è anche previsto di fissare un nuovo incontro entro la fine del mese di aprile 2017– continuano i sindacati –, per verificare se sussisteranno le condizioni per ulteriori crescite di organico nella seconda metà dell’anno». Le maestranze e la dirigenza, infatti, si aspettano risultati positivi dall’avvio delle attività connesse con la produzione del terzo modello, il Suv Urus. I numeri occupazionali continuano a crescere: oggi Automobili Lamborghini ha 1391 dipendenti (798 indiretti e 593 diretti) e solamente nel corso del 2016 (gennaio-settembre) sono state effettuate 113 nuove assunzioni a tempo indeterminato (48 diretti, 65 indiretti) nell’ambito di un percorso di stabilizzazioni e di crescita dell’occupazione a tempo indeterminato che ha visto 300 assunzioni tra operai e impiegati a partire dall’avvio del progetto industriale del Suv Urus.

In questo modo, è stata ridotta la percentuale di interinali oggi presenti in azienda al 7,5%. «L’accordo di giugno 2015 sta dispiegando i suoi effetti positivi e i numeri ne sono una chiara dimostrazione – concludono i sindacati –; la contrattazione determina una crescita vera dell’occupazione e il progetto industriale del terzo modello, Urus, può determinare ulteriori effetti positivi».