REDAZIONE BOLOGNA

La Perla, arriva mezzo milione per far ripartire lo stabilimento di Bologna

Il comitato di sorveglianza darà il suo parere sul finanziamento della Tyche Bank ottenuto dai commissari, poi servirà l'autorizzazione del ministero alla sottoscrizione

Bologna, 11 luglio 2024 – Arrivano risorse per far ripartire lo stabilimento de La Perla di Bologna, chiuso ormai da molti mesi. Il finanziamento da 500mila euro è arrivato da Tyche Bank ai commissari di La Perla Manufacturing, la società produttiva del gruppo bolognese di lingerie di lusso. Tyche Bank è la banca nata nelle scorse settimane dalla fusione tra la bolognese Tyche e la siciliana Banca di Credito Peloritano.

Un presidio delle lavoratrici La Perla davanti allo stabilimento di Bologna
Un presidio delle lavoratrici La Perla davanti allo stabilimento di Bologna

Quest'ultimo istituto, già durante la fase di osservazione, aveva espresso la sua disponibilità a concedere un finanziamento futuro di due milioni. È quanto rendono noto fonti vicine al dossier.

Anche di questo si parlerà stasera nel primo incontro tra i commissari della procedura, gli avvocati Francesco Paolo Bello, Francesca Pace e Gianluca Giorgi, e il comitato di sorveglianza, un organo composto da due creditori chirografari e tre esponenti nominati dal Mimit: il comitato si è riunito per la prima volta la scorsa settimana e ne fa parte, tra gli altri, il segretario generale alla presidenza del Consiglio Carlo Deodato.

Il comitato darà il suo parere sul finanziamento e poi servirà l'autorizzazione del ministero alla sottoscrizione.

Le risorse servono per rimettere in piedi e nelle condizioni di operare lo stabilimento di Bologna, chiuso ormai da molti mesi e nella necessità di effettuare anche le operazioni più banali come il controllo degli estintori.

Intanto, nelle scorse settimane i commissari straordinari de La Perla Manufacturing hanno chiesto l'attrazione nella procedura di amministrazione straordinaria di La Perla Global Management Uk e La Perla Italia: rispettivamente la società di diritto inglese proprietaria del marchio, in liquidazione giudiziale in Italia e in liquidazione nel Regno Unito, e la società dei negozi, a sua volta in liquidazione giudiziale.

I giudici del Tribunale di Bologna decideranno dopo che i curatori delle due procedure interessate avranno depositato le rispettive relazioni.

La richiesta dei commissari è dettata dalla necessità di fare passi avanti nella ripartenza dell'azienda, visto che la Management in particolare comprende tutti i lavoratori amministrativi.

Intanto al Mimit a Roma, si svolge il tavolo di crisi con le procedure italiane: si tratta di un incontro che avviene con una certa periodicità tra ministero, curatori e commissari per scambiarsi informazioni sulla situazione.