Bologna, 6 febbraio 2025 - Oltre cinquanta ‘perline’ hanno accolto il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, davanti la sede de La Perla, in via Mattei. La clessidra posta su un tavolo dinanzi ai cancelli dell’azienda, segnala che “non c’è più tempo”. Musica e applausi hanno abbellito il sit-in per chiedere gli ammortizzatori sociali per le circa 50 lavoratrici delle aziende del gruppo in liquidazione (La Perla Management e La Perla Italia) in attesa che si concretizzi la vendita dell'azienda, oggetto del bando aperto fino al 10 febbraio per raccogliere le manifestazioni di interesse. Sono 40 le dipendenti a cui la cassa integrazione per cessazione è scaduta il 25 gennaio, per le restanti dieci la fine della cig è fissata al 10 aprile.
![La Perla torna con un sit-in in via Mattei la protesta delle lavoratrici, questa volta per chiedere ammortizzatori sociali per le circa 50 lavoratrici delle aziende del gruppo in liquidazione. Tra loro anche il sindaco di Bologna Matteo Lepore](https://www.ilrestodelcarlino.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/NzVlNTE3ZTUtZjdjNS00/1/la-perla-torna-con-un-sit-in-in-via-mattei-la-protesta-delle-lavoratrici-questa-volta-per-chiedere-ammortizzatori-sociali-per-le-circa-50-lavoratrici-delle-aziende-del-gruppo-in-liquidazione-tra-loro-anche-il-sindaco-di-bologna-matteo-lepore.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
L'obiettivo da raggiungere è quello di mantenere le 50 lavoratrici all’interno dell’impresa, unendole alle restanti colleghe che non fanno parte dei due rami in liquidazione. "Serve una risposta che accompagni tutti le lavoratrici verso la vendita e il rilancio, altrimenti nessuna ripresa è possibile e rischiamo di essere vittime ancora una volta della speculazione finanziaria”, grida Stefania Pisani della Filctem-Cgil di Bologna.
Sempre secondo Pisani, le ‘perline’, per sopravvivere, hanno bisogno «che gli ammortizzatori contemplino anche situazioni in cui le aziende sono destinate al rilancio. È assurdo che il lavoro che si è fatto per arrivare alla vendita, decada perché non ci sono gli ammortizzatori", sottolinea.
Al canto della canzone ‘Comprami’, arriva nel sito bolognese Giuseppe Conte. L’ex premier ascolta silente i canti delle operaie ("Sono qui per ascoltare. Ammiro la vostra forza e tenacia”, afferma) e poi ricorda: “Abbiamo un problema di sistema. Oggi chi guadagna profitti è il capitalismo finanziario, predatorio e che si arricchisce passivamente, a discapito del resto della collettività”. E aggiunge: “La manifattura italiana sta sparendo – racconta Conte -. Gli speculatori acquistano il marchio e poi delocalizzano l’attività, rivendendo un’eccellenza italiana a minor costo”.
Lo sguardo di Conte si rivolge soprattutto alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: "Abbiamo problemi seri e il governo non se ne sta occupando. Sono tre le leggi di bilancio di questo esecutivo, ci sarà un giorno in cui Meloni si assumerà delle responsabilità o è sempre colpa degli altri?”, chiude Conte.
È arrivato con la fascia tricolore a sostegno della battaglia delle perline, anche il sindaco Matteo Lepore: "La Perla è bolognese e italiana, un presidio industriale fondamentale per il nostro Paese», dice. Poi si rivolge direttamente alle lavoratrici, affermato che “queste donne” devono “essere tutte dentro la procedura e devono avere gli ammortizzatori”, aggiunge Lepore.
Il sindaco, inoltre, stila l’identikit che deve avere il nuovo acquirente dell’azienda: "Salvaguardi l'occupazione. Il futuro deve essere a Bologna. Essere qui testimonia il valore storico di questo marchio”, scandisce Lepore. Le perline intanto lanciano un crowdfunding per portare in giro per l’Italia la mostra Sorelle d’Italia in Salaborsa dal 24 febbraio al 15 marzo.