Industria Italiana Autobus, Casini e Lombardo al ministro Urso: “Serve trasparenza sulla vendita”

I due senatori bolognesi hanno depositato un’interrogazione per chiedere chiarimenti sulla privatizzazione. “La sorte degli stabilimenti produttivi suscita preoccupazioni nei lavoratori e nelle comunità locali”

I senatori Marco Lombardo (Azione) e Pier Ferdinando Casini sono intervenuti sul caso Industria Italiana Autobus

I senatori Marco Lombardo (Azione) e Pier Ferdinando Casini sono intervenuti sul caso Industria Italiana Autobus

Bologna, 24 giugno 2024 – Trasparenza sulla vendita di Industria Italiana Autobus. lo chiedono i senatori bolognesi Pier Ferdinando Casini e Marco Lombardo, esponente di Azione, in un’interrogazione depositata al Ministro delle Imprese, Adolfo Urso, per ribadire “l’importanza di garantire la trasparenza e la partecipazione di tutte le parti interessate in un processo di privatizzazione di un’azienda strategica come Industria Italiana Autobus, assicurando al contempo la tutela dei diritti dei lavoratori coinvolti”.

Nel testo dell’interrogazione, i senatori, a proposito della vendita che continua a far discutere, sottolineano che “l’acquisto da parte di Seri Industrial di Industria Italiana Autobus (IIA) è stato un atto unilaterale e ingiustificato, presentato dal Governo come unica alternativa possibile per evitare la messa in liquidazione dell’azienda”.

E ricordano come venne creata questa grande impresa: “Industria Italiana Autobus è stata costituita a fine 2014 e, a seguito di una complessa vicenda industriale e societaria, era infine stata sottoposta al controllo di una compagine a prevalente capitale pubblico (Invitalia e Leonardo). Gli stabilimenti produttivi si trovano a Flumeri e Bologna e la loro sorte suscita interrogativi e angosce nelle relative comunità locali”.

Nell’atto presentato al Ministro viene ribadito che “il Governo ha affermato di aver operato nell’interesse esclusivo dell’azienda e dei lavoratori, sostenendo che non esistono scenari alternativi a questo tipo di privatizzazione che sarebbero state stabilite condizioni di garanzia per il futuro sviluppo della società, tra cui il mantenimento di stabili livelli occupazionali negli stabilimenti di Flumeri e di Bologna. È emersa chiaramente la contrarietà dei sindacati circa la decisione unilaterale del Governo di individuare Seri Industrial come acquirente, senza confronto con gli stessi sindacati e le istituzioni locali”.

Casini e Lombardo chiedono di sapere perché “il ministero abbia scelto di vendere l’azienda a un socio finanziario, che si ipotizza possa cederla, in tutto o in parte, a un socio industriale estero, anziché a soggetti della filiera italiana specializzati nella produzione di autobus. Ma anche se ritenga opportuno un confronto con i sindacati e le istituzioni locali e quali misure il ministero intenda adottare per garantire la tutela dei diritti dei lavoratori coinvolti nel processo di privatizzazione dell’azienda”.

Da ultimo nell’interrogazione viene posta la domanda se il “ministero intenda prendere in considerazione l’eventuale revisione delle condizioni di garanzia stabilite per il futuro sviluppo della società, al fine di assicurare maggiori tutele per i lavoratori e maggiore sostenibilità dell’azienda nel lungo termine”.