FEDERICA GIERI SAMOGGIA
Economia

Ima e contratto integrativo, settimana corta in estate e smart working: ecco cosa prevede

Siglato da Fim-Fiom e Uil di Bologna l’ipotesi d’accordo, una firma che arriva dopo 10 mesi di trattativa e che ora passerà al vaglio dei quasi 4mila dipendenti tra Bologna, Parma la Toscana e il Piemonte per il via libera finale

La sede bolognese dell'Ima: arriva l'ipotesi del rinnovo del contratto integrativo. Ecco le condizioni

La sede bolognese dell'Ima: arriva l'ipotesi del rinnovo del contratto integrativo. Ecco le condizioni

Bologna, 4 dicembre 2024 - Siglato da Fim-Fiom-Uil di Bologna, con Ima multinazionale del packaging, l’ipotesi d’accordo per il rinnovo del contratto integrativo. Una firma che arriva dopo circa dieci mesi di trattativa. Come da prassi, ora l’ipotesi passerà al vaglio dei quasi quattromila dipendenti tra Bologna (dove con 3.100 è la più grossa azienda metalmeccanica della provincia), Parma, Toscana e Piemonte per il via libera finale.

L'intesa, sottoscritta dalla Rsu e da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, regola vari aspetti tra cui smart working, filiera, orario di lavoro e salario. Sul fronte retribuzioni è previsto un premio di risultato massimo di tremila euro, con un acconto di 1.300 euro.

Al termine del contratto che copre il quadriennio 2025-2028, il 50% della media dei premi erogati verrà consolidato in busta paga sotto forma di gratifica pre-feriale. Previsto il fatto che non vengano assorbiti gli aumenti del contratto nazionale, tema delicato perché è uno dei punti di contrasto maggiori nelle trattative in corso tra sindacati e Federmeccanica.

Si istituisce in via definitiva la settimana corta per i mesi estivi: da giugno a settembre l'orario settimanale scenderà a 36 ore, pagate 40. Si potrà uscire alle 12 tutti i venerdì o alternare una settimana con l'orario classico e una da quattro giorni (da lunedì a giovedì).

L'accordo tocca appunto anche lo smart working: si è creata una griglia di mansioni per cui è prevista la possibilità di chiedere il lavoro da remoto e, se il capoarea lo negherà, l'azienda dovrà motivare il diniego. Un ulteriore capitolo riguarda la filiera.

Ima si impegna a impiegare, dentro e fuori l'azienda, lavoratori a cui è applicato il contratto nazionale di riferimento, e viene istituito un tavolo con tutte le attività in cui ha una partecipazione in cui le parti si impegnano a definire un percorso per l'unificazione contrattuale. Le assemblee dei lavoratori, in vista del referendum, cominceranno la settimana prossima.