Bologna, 7 agosto 2024 – Non c’è solo La Perla a tenere banco nell’estate bolognese. Si prevedono incontri anche per la Furla, il marchio di pelletteria bolognese, che stando a quanto riportato da Bloomberg , alla fine del 2022 risultava in debito di 154 milioni di euro verso i suoi finanziatori bancari.
Secondo quanto riferito da Milano Finanza , l’azienda ha avviato la procedura, uno strumento di negoziazione extragiudiziale, finalizzato al risanamento delle imprese.
La conferma è arrivata dalla stessa azienda che ha riferito a Milano Finanza di come "in un contesto di mercato fortemente volatile del primo semestre 2024, ha ritenuto che l’accesso alla procedura consenta di condurre nella cornice più appropriata una negoziazione che coinvolga esclusivamente i propri creditori finanziari".
E a supporto dell’operazione, la proprietà dell’azienda ha stanziato 25 milioni di euro.
Visto le notizie uscite sul quotidiano finanziario, i sindacati si sono attivati. E hanno già chiesto all’azienda un incontro che, moto probabilmente, verrà calendarizzato dopo Ferragosto sotto le Due Torri.
La società, proprietà della famiglia Furlanetto che la fondò nel 1927 e con negozi in tutto il mondo, secondo l’ultimo dato rilasciato, per l’esercizio fiscale del 2022 aveva riportato ricavi per 336,5 milioni di euro.
E a febbraio, sempre in un’intervista al quotidiano finanziario, il ceo Giorgio Presca, aveva spiegato: "Dopo un primo semestre del 2023 positivo e un secondo difficile, auspichiamo a una ripresa nella seconda parte dell’esercizio in corso. Siamo sempre dipesi tanto dalla Cina, che tornerà ad essere motore. Ci sono ancora luci e ombre sullo scenario internazionale, è difficile fare previsioni precise e ci vorrà del tempo per un riequilibrio anche sul tema inflazione".