Bologna, 23 luglio 2024 - Giorni 'di fuoco' per l'aeroporto Marconi: dopo il crash informatico che ha portato alla cancellazione di diversi voli e a numerosi ritardi, con parecchi turisti rimasti bloccati per diverse ore dentro allo scalo, continuano i disagi.
Il periodo, già di per sè, del resto è tra i più 'affollati': se si aggiunge che i voli atterrati dopo le 23 vengono dirottati su Bologna causando ancora più sovraccarico sul lavoro dell'aeroporto, la situazione diventa complicato.
Attraverso una nota, il Sap (Sindacato autonomo di polizia) ribadisce l'allarme soprattutto per quanto riguarda la sicurezza: "Le code sono all'ordine, soprattutto in alcuni orari che risultano davvero spinosi, e la situazione peggiora una volta che si riesce ad accedere allo scalo, in quanto, dopo aver superato, con molta fatica e tanta attesa, i controlli di sicurezza ci si ritrova a condividere uno spazio assolutamente inappropriato ad accogliere un così elevato numero di utenti. Gli attuali spazi a ridosso dei Gate in cui i passeggeri attendono il proprio volo non sono assolutamente in grado di accoglierli e le sedute che vi sono installate non risultano sufficienti per rispondere alle attuali esigenze. Addirittura, in alcuni momenti, a causa della concomitanza di alcuni ritardi nei voli si è dovuto far fronte ad un numero talmente elevato di persone che si è deciso di farli attendere finanche nei tunnel di accesso al piazzale".
Rabbia dei passeggeri e personale ridotto
Una situazione che ha provocato forte irritabilità nei passeggeri, che hanno riversato la loro rabbia sul personale dell'aeroporto: "Tra spazi ridottissimi, sedute non sufficienti e ritardi nei voli, o addirittura cancellazioni, la situazione ha spesso determinato un accesso di ira da parte di alcuni utenti nei confronti del personale dell’aeroporto tanto da rendere necessario l’intervento del personale di Polizia. A questo si deve aggiungere che, come denunciato in altre occasioni, il numero del personale assegnato all’aeroporto è rimasto il medesimo (se non diminuito in alcune articolazioni) e questo significa che tra il settore sicurezza che richiede sempre grande attenzione ed il settore frontiera che deve garantire i controlli necessari a fronte di un grande aumento del numero di voli e quindi di utenza, il personale della Polizia di Stato è chiamato ad un grande sacrificio per la gestione di tutti i compiti assegnati”.
Riflessione seria e attenta
“La situazione richiede una riflessione seria ed attenta – continua il Sap – perché se da una parte sono necessari una rivisitazione degli spazi e degli ambienti dello scalo che risponda alle attuali esigenze, dall’altro c’è bisogno di un adeguamento del numero di personale di Polizia assegnato che garantisca la sicurezza ai cittadini che vi si rivolgono”.
Un grido di allarme che necessita, secondo il Sindacato autonomo di polizia, un immediato intervento: “Non si può pensare di continuare a far leva sulla buona volontà delle colleghe e colleghi ma bisogna mettere in atto un piano che risulti credibile ed adeguato a questa nuova realtà. Occorre assolutamente che i vertici della struttura e della Questura si confrontino per rispondere alle attuali e nuove esigenze dell’aeroporto “Marconi” di Bologna perché lo merita la cittadinanza, il personale che lavora a vario titolo presso lo stesso scalo e soprattutto lo meritano i colleghi che vi prestano servizio".