Bologna, 29 novembre 2024 – “Rigeneriamo: quale futuro per le nostre città”. Per due giorni Bologna è la capitale del dibattito sulla casa all’interno del Centro Congressi dell’Hotel Savoia Regency, dove ieri si è svolta la prima giornata della convention di Confabitare, collocando così la città delle Due Torri come punto focale della disputa nazionale sull’immobiliare. Aperto al pubblico, il tavolo ha avuto esperti di rilievo nei campi tecnico, politico e sociale.
“La rigenerazione è fondamentale per il nostro Paese. Il Governo acceleri sul piano casa”, apre il presidente nazionale di Confabitare, Alberto Zanni. In una corsa contro il tempo messo a disposizione per il proprio intervento, hanno parlato di periferie anche i senatori Marco Lisei (“Strategico è il tema delle periferie, vanno riqualificate”), Roberto Rosso (“Le periferie al centro del fondo nazionale di rigenerazione urbana”) e Marco Lombardo (“Per agire a livello europeo dobbiamo muoverci prima a livello nazionale”). Spazio anche ai deputati dem bolognesi, Virginio Merola e Andrea De Maria: “Fare ordine sul tema della casa con una legge generale coerente”. Invece, con uno sguardo europeo sul tema, è intervenuto l’eurodeputato Stefano Cavedagna: “Tutelare la proprietà privata perché garantisce il nostro futuro”.
Chiude la prima parte Luca Dondi di Nomisma: “Il pubblico esca dalla logica del ‘privato nemico e palazzinaro’ per allacciare un rapporto di collaborazione e incrementare così l’offerta di alloggi”. Focus che si sposta sulla direttiva green europea: “Va rivista. Occorre valorizzare un confronto proficuo altrimenti si corre il rischio di passare a una transizione ideologica non sostenibile piuttosto che ecologica”, fa notare Galeazzo Bignami, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Dopo questa serie di saluti istituzionali, via al convegno, ‘Riqualifichiamo: competenze, priorità e indirizzi per l’abitare futuro’, che ha esplorato le strategie per la costruzione del futuro urbanistico: da un lato l’Europa, dall’altro il governo italiano. Uno degli spunti è quello di trovare una via italiana sul tema della casa ma ci si chiede anche come l’Europa lavorerà sull’immobiliare.
“A Meloni ho detto che se riuscirà a fare un Piano casa degno di questo nome, si prenderebbe un merito storico. In città, il patrimonio abitativo ha più di 40 anni di media, serve modernizzarlo grazie a un patto fiscale e a fondi europei che incentivino gli investimenti”, dice Bonaccini.
Fra le due tavole rotonde, è intervenuto, riguardo al tema della casa declinato nei piccoli comuni, Alessandro Santoni, sindaco di San Benedetto Val di Sambro: “Costruire dei piani volti a raccontare quanto stiamo facendo sull’immobiliare”. Non solo futuro, si è parlato anche dell’oggi ne ‘La casa del presente: politiche e progetti’, il dibattito ha animato la seconda parte della giornata. “Servono investimenti pubblici sull’edilizia che tengano insieme la città”, dice Marco Bertuzzi, presidente Acer Bologna. Chiuderà la due giorni l’odierna Assemblea nazionale, a cui parteciperanno solo i dirigenti e i presidenti provinciali.