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Bologna, al Cavaticcio torna la centrale idroelettrica: la più grande in un centro storico

Ha 1 Mw di potenza. I lavori cominceranno martedì, il termine è fissato per il 17 ottobre

Il Cavaticcio di Bologna

Il Cavaticcio di Bologna

Bologna, 11 febbraio 2023 - Entro fine anno tornerà in funzione la centrale idroelettrica del Cavaticcio, che con 1 MW di potenza, sarà il più grande impianto in un centro storico. Il Cavaticcio è uno dei canali che per secoli hanno caratterizzato il centro di Bologna e che, fra gli anni trenta e gli anni sessanta del Novecento è stato completamente interrato. Grazie al salto di 15 metri che il canale compare nel sottosuolo di Largo Caduti del Lavoro, fra via Marconi e via Azzo Gardino, sarà in grado di produrre energia pulita incrementando la produzione della città di circa 2000 MWh l'anno.

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Cavaticcio, quanto durano i lavori

I lavori cominceranno martedì, il giorno di San Valentino: la prima fase, di circa un mese, sarà il momento cruciale del cantiere con il corpo della turbina, dal peso di decine di tonnellate, che sarà smontata ed estratta dal sottosuolo e poi trasportata in un'officina specializzata in cui verrà revisionata. A inizio luglio la turbina sarà riposizionata.

Seguiranno poi le attività di collegamento dei sistemi di controllo e automazione, fino a giungere alle prove finale e al collaudo. Il termine dei lavori è fissato per il 17 ottobre.

I tempi e le fasi

La prima fase, di circa un mese, "include il momento cruciale dei lavori- spiega la nota- in cui il corpo della turbina, dal peso di decine di tonnellate, verrà smontato ed estratto dal sottosuolo. Interverranno quindi imponenti autogru, per le quali saranno allestiti appositi basamenti ed appoggi. Una volta estratta, la turbina verrà trasportata con un mezzo speciale fuori città, nell'officina in cui verrà revisionata".

Per i successivi quattro mesi il cantiere resterà in condizioni di quasi inattività, in quanto la maggior parte delle operazioni sarà svolta in officina. All'inizio di luglio è previsto il rientro della turbina revisionata e la sua reinstallazione, per cui si stimano circa quattro settimane di lavori, avvalendosi nuovamente di speciali autogru.

Seguiranno poi le attività di collegamento dei sistemi di controllo e automazione, fino a giungere alle prove finali e al collaudo. Il termine delle attività è fissato da cronoprogramma per il 17 ottobre.

Modifiche alla circolazione

Il cantiere prevede anche alcune modifiche alla circolazione dei veicoli nella zona, fino al 17 marzo: via Azzo Gardino strada chiusa all'incrocio con largo Caduti del lavoro; in via Azzo Gardino divieto di transito veicolare tra via Castellaccio e largo Caduti del Lavoro, eccetto i mezzi adibiti ai lavori; in largo Caduti del lavoro divieto di transito tra via Azzo Gardino e il civico 4, eccetto i mezzi adibiti ai lavori; in via Azzo Gardino direzione obbligatoria a sinistra all'incrocio con via Castellaccio, eccetto i mezzi adibiti ai lavori.

Bologna e la neutralità climatica

L'intervento è promosso, finanziato e attuato dal Consorzio Canale Reno proprietario della centrale e si pone in linea con gli obiettivi del "Climate City Contract", recentemente lanciato dall'amministrazione comunale nell'ambito della Missione Ue "100 città a impatto climatico zero entro il 2030", e che ha visto Bologna tra le città selezionate dalla Commissione Europea per raggiungere la neutralità climatica entro il 2030, venti anni prima rispetto agli obiettivi Ue.