Bologna, 20 ottobre 2023 – Inflazione in calo a Bologna. Anzi, se guardiamo al 2022, è praticamente dimezzata, passando dal +10% al +4,9% del mese scorso. Niente a che vedere, insomma, con l’ottobre 2022 quando si toccò il picco del +13,2%. Secondo i dati presentati in commissione comunale, a calare sono soprattutto i prezzi dei beni di media frequenza come abbigliamento, tariffe elettriche e relative all’acqua potabile, lo smaltimento dei rifiuti, i medicinali, i servizi medici, i trasporti, che passano dal +21% dell’ultimo trimestre 2022 al +4,7% di settembre.
Aumenti di prezzo più contenuti anche per i prodotti acquistati ad alta frequenza, cioè generi alimentari, bevande alcoliche e non, tabacchi etcc con aumenti nell’ultimo trimestre del 5,9%, mentre a inizio anno erano a +8,5%. Più costante l’andamento dei prodotti a bassa frequenza come elettrodomestici, servizi ospedalieri, auto, apparecchi informatici e sportivi, passando dal +4% di luglio al +3,6% di settembre (erano al +5,6% a ottobre 2022 e a inizio anno).
A incidere sulla diminuzione dell’inflazione sui beni è soprattutto il calo drastico a settembre 2023 del comparto energetico, attestandosi a -1,6% (un anno fa, tanto per dire, era al +52,6%). Se andiamo a confrontare il dato bolognese con quello italiano si nota un’inversione di tendenza fra il 2022 e il 2023: se l’anno scorso, infatti, i prezzi sotto le Due Torri per generi alimentari e bevande analcoliche pesava generalmente di più rispetto alla media italiana, oggi il dato cambia: +7,4% in città a fronte di un +8,5% nel Belpaese. Tant’è che Bologna si colloca, per tassi di inflazione, tra gli ultimi dieci posti tra le grandi città.
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