GIORGIA DE CUPERTINIS
Economia

Bollette e intelligenza artificiale, Hera: "Da noi funziona così"

Bologna, esperti a confronto nell’incontro promosso dalla corporate university del Gruppo

Cristian Fabbri presidente esecutivo Gruppo Hera e Fabio Ferrari, fondatore di Ammagamma

Bologna, 6 dicembre 2023 – Quali opportunità offre l’intelligenza artificiale? E quali impatti sta già avendo, o avrà in futuro, sui cambiamenti legati agli strumenti e alle modalità di lavoro? Continuano a moltiplicarsi le domande, in uno scenario in rapida evoluzione e che vede, oggi, le innovazioni tecnologiche rivestire un ruolo sempre più centrale. Domande sui cui esperti, docenti e manager ospiti di HerAcademy - la corporate university del Gruppo Hera - si sono confrontati, in occasione del convegno tenutosi ieri a Bologna.

Un momento di riflessione, di dialogo e ricco di ospiti, nel corso del quale il Gruppo Hera si è poi focalizzato anche sulla propria attività, per illustrare progetti e iniziative sul tema. "Perché abbiamo iniziato a interessarci di intelligenza artificiale? È semplice: siamo un’azienda che vive di dati - spiega Cristian Fabbri, presidente esecutivo del Gruppo Hera -. Abbiamo quindi capito che utilizzare questo strumento per valorizzarli poteva rappresentare un vero e proprio investimento. Ma, è bene ricordarlo, serve un perfetto connubio fra intelligenza artificiale e umana". Non è finita qui. "Noi già da tempo utilizziamo l’intelligenza artificiale nei nostri processi - prosegue Fabbri -. Ad esempio? Un modello che ci aiuta a classificare tutte le comunicazioni scritte che arrivano alla nostra struttura. Per rispondere dobbiamo capire, infatti, di che cosa si tratta: prima lo facevamo a mano, oggi abbiamo uno strumento che ci aiuta".

E se la sfida è quella "di sfruttare le innovazioni per migliorare l’efficienza, la qualità e la personalizzazione dei nostri servizi" Fabbri - che durante il convegno si è confrontato con Fabio Ferrari, fondatore e presidente di Ammagamma - sottolinea allo stesso tempo l’importanza, imprescindibile, del legame con l’intelligenza umana: "Guardiamo a queste tecnologie come strumenti capaci di amplificare le capacità dell’uomo, per scoprire strade nuove".

Così anche Orazio Iacono, amministratore delegato del Gruppo Hera, che ha affrontato il tema dell’intelligenza artificiale nella gestione delle infrastrutture insieme a Sergio Gianotti, head of public sector Italy Amazon Web Services. "Siamo chiamati a guidare il cambiamento delle nostre città e dei nostri territori di riferimento per rispondere alle sfide globali, come il cambiamento climatico - dichiara Iacono -. Le nostre infrastrutture devono essere progettate e gestite con le più avanzate tecnologie, per rispondere con efficacia ai cosiddetti eventi estremi, come le alluvioni. L’intelligenza artificiale non è oggi solo un supporto, ma va pensata come un nuovo ambiente di vita e lavoro, che può generare più benessere e produttività". Ma oltre alle opportunità, ci sono anche dei rischi. "Ecco perché a monte serve una data governance e a valle un controllo e una verifica degli output degli algoritmi, quindi una capacità di controllo sul tipo di decisioni che vengono prese".