MARIATERESA MASTROMARINO
Economia

Aperto il Cersaie, Romano Prodi: “In 40 anni c’è stata una rivoluzione nel mondo della ceramica”

La rassegna a BolognaFiere fino a venerdì 29. Al convegno inaugurale oltre all’ex presidente della commissione europea il viceministro del Made in Italy Valentino Valentini. Il videomessaggio di Pichetto Fratin

Bologna, 25 settembre 2023 - BolognaFiere ha aperto le sue porte al Cersaie, che riempirà tutti i padiglioni del piano terra fino a venerdì 29. Espositori, visitatori e aziende percorrono gli stand allestiti, che rappresentano l’eccellenza e la qualità del Made in Italy, con le novità e le tendenze del settore della ceramica e dell’arredo bagno.

Cersaie 2023 al via: il taglio del nastro (Foto Schicchi)
Cersaie 2023 al via: il taglio del nastro (Foto Schicchi)

Il taglio del nastro vede molte figure istituzionali in campo, che ripercorrono i 40 anni di Cersaie e gli scenari europei e italiani attuali, in un convegno inaugurale dal titolo Cersaie 40: il Made in Italy alla sfida dell’innovazione continua. “Festeggiamo insieme questi 40 anni, un motivo di soddisfazione per tutti, e il rapporto tra fiera di Bologna e il Cersaie è un rapporto vero - commenta Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere -. È una manifestazione che cresce anno dopo anno e affronta le sfide del settore, dall’inflazione alla crisi energetica. Ci aspettiamo numeri importanti, a Bologna il Cersaie è una festa, perché poi i visitatori girano per le vie della città”.

I numeri ci sono, stando alla grande affluenza che circonda la Fiera, ma il settore è in crisi e questo potrebbe essere il momento di ripartenza, come spera il presidente di Confindustria Ceramica, Giovanni Savorani. “Nei primi mesi del 2023, c’è stato il 14,5% in meno rispetto ai primi sei mesi del ‘22, andando sotto il 2019 nella produzione dei metri quadri - afferma -. Dovremmo cercare di mantenere alto il nostro lavoro sull’innovazione, ma non possiamo perdere a livello europeo la produzione, presidiando anche il mercato”.

Ma c’è un altro tema centrale, ed è l’urgente transizione ecologica. “Nella ceramica, ancora prima che scoppiasse il tema della transizione energetica, abbiamo fatto una norma su quello che è l’impronta che la ceramica dà nella sua vita, tenendo conto degli impatti sociali, economici e ambientali - continua Savorani -. Il problema vero è dato dall’urgenza della transizione ambientale e questo ha creato un’accelerazione nei bisogni di fare. Serve un equilibrio su questi tre elementi sostenibili che deve essere competitivo. La transizione si ferma se non siamo competitivi”.

Le parole di Romano Prodi

Sugli scenari europei è intervenuto l’ex presidente della commissione europea, Romano Prodi. “Abbiamo una guerra in corso e tensioni fortissime - spiega il professore -. Ma voglio essere speranzoso, perché è iniziato un dialogo con la Cina. Di fronte a questo, abbiamo una situazione economica in evoluzione: non abbiamo la crisi, ma un periodo di stasi nel retrovia europea. I rapporti di forza sono cambiati, occorre saggezza di adattare le situazioni mondiali a questo mondo che cambia. Così facendo ci sarà un salto in avanti, evitando lo scontro tra nord e sud. Bisogna riorganizzare il mondo di fronte alle nuove realtà. L’occidente ha sempre avuto questa saggezza e spero la abbia anche in questo caso”.

E in merito al mondo della ceramica, “in 40 anni non c’è stata evoluzione, ma la rivoluzione. I prodotti sono nuovi, nelle aziende ci sono le macchine tecnologiche - continua Prodi -. È diventato un mondo straordinario. Il 30/40% del mercato mondiale è italiano: si è alzata così tanto la qualità. l’Italia deve continuare ad affinare il macchinario, e a raffinare il prodotto, andando verso nuovi mercati”.

La posizione del governo

All’inaugurazione c’è stato il videomessaggio di Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente. Il Cersaie è “un importante traguardo per l’attrazione di riferimento del settore - dice il ministro -. La filiera è importante per un settore che rappresenta il fiore all’occhiello. È una voce importante dello stile italiano, che ha voluto affrontare le sfide ecologiche. La ceramica italiana è un punto di riferimento internazionale. Saremo impegnati nella tutela dell’ambiente, facendo in modo che non sia solo ideologico”.

In presenza, invece, il viceministro del Made in Italy Valentino Valentini. “Non può esserci sostenibilità ambientale senza quella economica - evidenzia -. L’ambientalismo sembra lasciato ai Paesi più ricchi, invece non è così. Abbiamo il compito di non uccidere le aziende, di non soffocare la competitività. Il compito quindi è duplice: l’Europa deve dimostrare che i nuovi processi consentano di rimanere all’avanguardia, e dobbiamo crearli noi, insegnando agli altri Paesi. Questo è un settore di imprenditori, che compensano con l’ottimismo. E il governo deve soltanto aiutare Questa risposta per favorire l’imprenditorialità e il Made in Italy. Il Made in Italy è come si fanno le cose, non dove”.

Banco Bpm: “L’innovazione si porta avanti insieme”

Da parte sua l’ad di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, ha detto: "Le imprese di questo settore si sono dimostrate sempre pronte al cambiamento, vivendo momenti anticipatori rispetto ad altri settori. Certamente bisogna guardare di più al mondo delle imprese e le banche sono lí per supportarle anche in questa fase di transizione energetica. Al di là della sfiducia, gli ultimi anni ci hanno dimostrato che insieme, imprese, banche e pubblico possono portare avanti questo livello di innovazione".