Bologna, 6 agosto 2013 - UNA PAROLA magica all’inizio di tutto: areté, che nell’antica Grecia indicava la capacità quotidiana di eccellere. A Enrica Gentile e Mauro Bruni, che nel 2002 erano neolaureati, quel termine suonò come un auspicio: «Costruiremo un’impresa capace di far bene». Oggi che Areté è il nome di una srl da 1,8 milioni di euro e 21 dipendenti (compresa la collegata Alimenta srl), dice Gentile, ad sella società, «quel desiderio di eccellenza continua a indicarci la via».
Dottoressa Gentile adesso è diverso. Ma a 25 anni come avete conquistato i primi clienti, parlando in greco antico?
«Quando si è giovani e imprenditorialmente appena nati si fa molta fatica a farsi ricevere. E anche soltanto a farsi rispondere al telefono».
Come se ne esce?
«Sentendosi consapevoli delle proprie potenzialità e dimostrando di avere voglia di fare bene».
Chi si è accorto per primo di voi?
«La Commissione Europea, di cui siamo tuttora consulenti, alla quale ci siamo proposti in qualità di valutatori delle politiche comunitarie su agricoltura e agroindustria».
È stata la vostra svolta?
«È stato l’inizio. Il lavoro per la Commissione ci ha consentito di acquisire una conoscenza profonda di questi settori, che abbiamo presto utilizzato anche su clienti privati. Una svolta importante è arrivata nel 2008, in seguito alla grande crisi delle materie prime agroalimentari e alla conseguente instabilità di prezzi. Ci siamo chiesti: cosa serve alle imprese? Sapere di nuovo con certezza quanto spenderanno in materie prime. Così abbiamo messo a punto un innovativo servizio di market intelligence, che ha avuto esiti sorprendenti».
Di che si tratta?
«Oggi siamo in grado di prevedere l’andamento dei prezzi delle materie prime sul mercato fino a 18 mesi. Così aiutiamo i nostri clienti a sapere quando comprare per farlo alle condizioni migliori, e come coprirsi dai rischi legati agli approvvigionamenti».
Chi ve lo chiede?
«Lavoriamo con Barilla, Eridania, Galbusera e molti altri nomi noti, soprattutto nell’industria alimentare ma anche in agricoltura e nelle agroenergie».
Ci sono molti concorrenti in questo ambito?
«Il servizio è molto innovativo e noi abbiamo messo a punto modelli estremamente efficaci che sono oggetto di continui miglioramenti. Non ci sentiamo di dire che siamo gli unici. Ma un servizio realmente confrontabile a questo, almeno in Italia, probabilmente in questo momento non c’è».
Un servizio innovativo è anche difficile da spiegare. Soprattutto quando ci si presenta promettendo di prevedere il futuro. Voi come fate?
«Chiediamo di provare. Quando i clienti si accorgono che il sistema funziona decidono di andare avanti».
Siete un’azienda molto giovane.
«L’età media è poco sopra i 30 anni: selezioniamo quasi esclusivamente dottorati o studenti che hanno fatto dei master, che molte università ci suggeriscono direttamente».
In base a cosa li scegliete?
«La formula è sempre la stessa: areté, volontà quotidiana di eccellere, di fare bene ciò per cui ci si sente portati».
di Simone Arminio
© Riproduzione riservata