Bologna, 4 giugno 2023 – Fra i primi a rispondere alla chiamata di ’Oltre le Nuvole’, la maratona musicale per la raccolta fondi a favore delle popolazioni alluvionate in calendario giovedì dalle 16.30 a mezzanotte sul palco del Sequoie Music Park, c’è stato pure lui, Willie Peyote.
Dopo il tour dell’estate scorsa (’Concerti dal Vivo’), con la sua Precaria Orchestra Sabauda, messo in strada per dare un riscontro live all’ultimo album Pornostalgia , e il pugno di esibizioni con i Savana Funk di due mesi fa, Guglielmo Bruno (come si chiama all’anagrafe) torna in città per portare un messaggio.
E ribadire che, del coyote lisergico a cui strizza l’occhio, il suo nome d’arte ha l’inventiva e la voglia di fare, ma non la sfortuna.
"Ho detto subito sì agli organizzatori per il rapporto speciale che ho con la regione e, in particolare, con la città di Bologna, a cui sono legato da mille motivi anche extralavorativi", racconta. "E poi sarà bello condividere quella giornata con tanti colleghi e amici per costruire qualcosa assieme. Oltre le Nuvole rappresenta uno di quelle occasioni in cui ci si sente tutti un po’ più utili".
Momenti in cui si creano anche situazioni interessanti.
"Su quel palco, la solidarietà viene anche prima del fatto artistico. È vero anche, però, che, conoscendo molti dei partecipanti, potrebbe saltare fuori qualcosa di estemporaneo e di divertente".
Quali sono i colleghi che conosce da più tempo?
"Ovviamente Lo Stato Sociale".
Davanti a certe calamità, il mondo della musica è sempre in prima linea.
"Credo che tre grandi concerti, organizzati in pochissimo tempo, come questo, quello di Reggio Emilia il 24 giugno e quello di Imola ad agosto rappresentino un gran bel segnale. Una proposta variegata che fa onore a tutti i partecipanti. A volte sembra che gli artisti vivano in un mondo lontano dalla vita reale, ma piccoli gesti come questi mostrano che, quando serve, ci sono. E che non sono poi così barricati nelle loro torri d’avorio. Essersi mossi tutti assieme così in fretta non sarà un atto da supereroi, ma un impegno importante sì".
Che impressione le ha fatto tanta mobilitazione per la Romagna?
"Davanti a certi eventi ognuno deve sentirsi libero di contribuire nel modo in cui crede. E conoscendo il legame che hanno con l’Emilia-Romagna tanti miei colleghi, penso che in molti si siano attivati anche a prescindere dai concertoni. Pubblicizzare il proprio impegno per gli alluvionati serve, infatti, a stimolare lo spirito emulativo, creando attenzione e movimento attorno alla causa, ma alcuni preferiscono farlo lontano dai riflettori ed è giusto così".
Che estate è la sua?
"Eccetto questo evento e un paio di piccole cose, tra cui ancora una data con i Savana Funk in Sardegna, non ho in agenda particolari appuntamenti live. Questo perché in autunno mi aspetta il tour nei club con cui sarò pure all’Estragon il 18 novembre".