ALICE PAVAROTTI
Cultura e spettacoli

Vertigine: piazza Maggiore è un’opera d’arte, magia di luci a Bologna

Bologna Festival e Illumia dal 19 al 21 dicembre regalano alla città uno spettacolo di musica e luci. Sul Crescentone l’alba del mondo

Da sinistra, piazza Maggiore e San Petronio, dove sono state montate le grandi strutture che daranno vita a Vertigine, e un'anteprima dell'evento

Da sinistra, piazza Maggiore e San Petronio, dove sono state montate le grandi strutture che daranno vita a Vertigine, e un'anteprima dell'evento

Bologna, 18 dicembre 2024 – Da domani sera a sabato piazza Maggiore si trasformerà in un grande palcoscenico a cielo aperto: un imponente anello di tralicci alti 18 metri sorreggerà proiettori che, dall’alto, dipingeranno il Crescentone con luci e colori in continuo mutamento.

Ad accompagnare gli spettatori in questa danza di immagini saranno le note di Vivaldi e Bach, eseguite dall’Accademia Bizantina, una delle più prestigiose orchestre barocche, con il maestro concertatore Alessandro Tampieri e la partecipazione del Coro della Cappella Musicale di San Petronio. Tutto questo è ’Vertigine, un’opera digitale immersiva nata dalla rinnovata collaborazione tra Bologna Festival e Illumia, realizzata in sinergia con il multimedia artist Marino Capitanio per celebrare il Natale insieme alla città.

Gli orari dello show

La performance, suddivisa in quattro atti Alba, Scoperta, Vertigini e Infinito, durerà circa quindici minuti, e verrà riproposta in tre repliche con musica dal vivo questa sera alle 19.30, 20.30 e 21.30 , e con musica registrata domani e dopodomani alle 17.30, 18.30, 19.30,20.30, 21.30 e 22.30, a ingresso gratuito contingentato e senza prenotazione.

Una prima proiezione di prova sulla Basilica di San Petronio augura ai bolognesi un 'Buon Natale'
Una prima proiezione di prova sulla Basilica di San Petronio augura ai bolognesi un 'Buon Natale'

La musica e l’orchestra dal vivo

“Le melodie sono brani barocchi ‘pop’, sicuramente familiari al pubblico” spiega Maddalena Da Lisca, sovrintendente e direttore artistico di Bologna Festival nonché ideatrice dell’esperienza. “Tra questi ci sono estratti dalle Quattro Stagioni di Vivaldi e l’Aria dalla Suite per orchestra n.3 di Bach, resa celebre dalla sigla del programma Quark. L’orchestra non sarà visibile durante le esibizioni, tranne in un momento a sorpresa”.

Un’esplosione di colori

Da Lisca illustra anche il significato dei quattro momenti dello spettacolo: “Il primo atto, Alba, rappresenta la nascita della terra e di noi stessi: il Crescentone si trasformerà in una montagna, su cui si inizierà a scorgere l’architettura umana. Scoperta simboleggia la vita vista con gli occhi di un giovane, in un’esplosione di colori. L’atto Vertigine, che dà il titolo all’opera, incarna la maturità e la caduta, rappresentata attraverso le luci. Infine, Infinito porterà gli spettatori a toccare l’universo e a camminare sulla Luna, culminando in un finale catartico, il nostro augurio di felicità per questo Natale…”.

La Vertigine della scoperta

Un vero e proprio intreccio di luci e musiche, dentro cui mille persone per replica potranno immergersi: “Siamo orgogliosi di sponsorizzare l’evento anche quest’anno: il pubblico, interagendo con le immagini proiettate sulle geometrie di piazza Maggiore, renderà l’esperienza ancora più straordinaria”, spiega Marco Bernardi, presidente di Illumia. “L’esperienza è un invito ad andare oltre le apparenze. C’è una frase del Piccolo Principe che riassume perfettamente il significato del titolo: ‘L’essenziale è invisibile agli occhi’, la vertigine della scoperta nasce dall’amore per ciò che non si può afferrare del tutto”.