Bologna, 4 dicembre 2024 – A un certo punto, sul Crescentone, proprio nel cuore della nostra città, si avrà l’impressione di precipitare, presi in un vortice che la magia della proiezione ad altissima definizione e la musica barocca renderanno tangibile. Sarà questo il clou di Vertigine, il viaggio digitale e immersivo in quattro atti, uscito dalla mente di Maddalena da Lisca, sovrintendente e direttore artistico di Bologna Festival, che per il terzo anno, dal 19 al 21 dicembre, trova in Illumia e nel suo presidente Marco Bernardi, un sostenitore entusiasta.
Se nel 2022 la collaborazione nacque con il Requiem diretto dal Maestro Riccardo Muti al PalaDozza offerto gratuitamente alla città da Illumia e nel 2023 il Drone Show illuminò il cielo di Bologna con epicentro in piazza 8 Agosto richiamando migliaia di persone con lo sguardo verso l’alto, quest’anno è piazza Maggiore con il suo pavimento rialzato e chiuso da 160 transenne il luogo d’elezione per il nuovo spettacolo che è “un viaggio esistenziale nell’animo umano alla ricerca della felicità”. O come afferma Bernardi, “Vertigine rappresenta un invito a guardare dentro la profondità della realtà, mantenendo la stessa curiosità nello stare davanti al mistero che c’è in ogni cosa”.
L’opera realizzata dall’artista multimediale Marino Capitanio con morphing ipnotici e giochi ottici proiettati da un’altezza di 18 metri su una superficie di 2.200 metri quadrati con proiettori da 20mila ansi lumen, ha nelle musiche di Antonio Vivaldi e Johann Sebastian Bach la piena risonanza.
È pensata in quattro quadri per un totale di 15 minuti, a cominciare da Alba, che rappresenta l’energia nascente che illumina il cammino dell’individuo nell’incertezza del nuovo. Arriva poi la scoperta, che è fonte di euforia, e successivamente il baratro della crisi che è un tutt’uno con la vertigine positiva dell’immensità e che precede il finale verso l’appagante catarsi della felicità.
In particolare, la serata del 19 dicembre (negli ‘spettacoli’ delle 19,30, 20,30 e 21,30) sarà arricchita dalla presenza dell’Orchestra dell’Accademia Bizantina, con il coro della Cappella Musicale di San Petronio e nei giorni successivi, invece, con l’opera che verrà replicata ogni ora dalle 17,30 alle 22,30, le musiche saranno registrate, ma la spettacolarità di un’opera immersiva così grande e rara, coi suoi 60 metri per 30 metri di grandezza, sarà assicurata.
“Le nostre – racconta Maddalena da Lisca – sono sfide tecniche e artistiche che non hanno dei precedenti e all’inizio non si sa bene cosa si otterrà, dove si arriverà, come quando abbiamo fatto volare i 700 droni”. E prosegue: quella del 2024 è una sfida diversa, dove le tecnologie utilizzate sono molto particolari, sono una sfida”.
E permetteranno un viaggio indimenticabile nel cuore di Bologna, come ha commentato il sindaco Matteo Lepore. L’accesso non richiede prenotazione. Dettagli e informazioni su questo sito.