LETIZIA GAMBERINI
Cultura e spettacoli

La poesia per la cassiera di Beatrice Zerbini: inno alla gentilezza diventato virale

È diventato un caso la lirica della scrittrice bolognese per la dipendente della coop di piazza dei Martiri con i suoi “gesti leggeri”. “Credo sia importante riconoscere la ‘bellezza’ di chi ci sta intorno”

Beatrice Zerbini: la sua poesia per la cassiera è diventata virale

Bologna, 10 agosto 2023 – E se la poesia fosse – oltre che profondità di cuore – di fatto un occhio sempre spalancato sulla vita quotidiana, fatta di piccoli attimi che diventano preziosi? Lo si pensa leggendo le poesie di Beatrice Zerbini, che varcano sempre più spesso i confini di Bologna. Come quando al concertone di Campovolo, a giugno, ha letto una composizione per l’Emilia-Romagna ferita. O quando Caterina Caselli l’ha notata di recente in un reading a Milano e ha fatto musicare i suoi versi da Riccardo Sinigallia. O, come sta accadendo in questi giorni, con una poesia nata nella routine di una pausa pranzo, che sta facendo il giro del web. È dedicata a una cassiera della coop di piazza dei Martiri, con i suoi "gesti leggeri e segretissime malinconie, travestite da allegrie". E soprattutto è un piccolo inno alla gentilezza.

Beatrice, come è andata?

"È una poesia nata da un’esperienza reale, con questa donna dolcissima, che incontro quasi quotidianamente e della quale non so nulla. È talmente miracoloso trovare qualcuno gratuitamente gentile, che ho sentito di immortalarlo. Spesso non siamo consapevoli delle nostre risorse, del valore che possiamo avere per gli altri e fa bene che qualcuno ci aiuti a vederci belli".

Intanto la poesia è diventata virale.

"L’hanno condivisa in diversi siti, forse perché siamo affamati di gentilezza e vorremmo trovare qualcuno che ci veda, quando ci sforziamo di essere migliori. In molti abbiamo questa ferita di non sentirci abbastanza, quando qualcuno ci riconosce, scioglie un nodo, innesca un circolo virtuoso. A volte basta poco, lei (la cassiera, ndr) si è emozionata molto".

E lei, invece, ha emozionato anche Caterina Caselli.

"È una meravigliosa anima e talent scout nella musica; avvicinarsi alla nicchia della poesia è una grande sfida. Mi ha contattata dopo un reading e mi ha coinvolta come artista a sostegno della Fondazione Una Nessuna Centomila, che ha per fondatrici Fiorella Mannoia e Giulia Minoli e supporta i centri antiviolenza. Alla presentazione romana, ho letto una poesia per cui Sinigallia ha creato ad hoc un tappeto musicale: è nata ’Sbagliata’, edita da Sugar Music".

Di cosa parla?

"È un inno alla fragilità e all’amore verso se stessi. Anche la poesia per la cassiera segue questo tema. Nei miei versi ricordo a noi donne, e in generale a tutte le persone, che abbiamo un valore e che non siamo sole: in molti ci siamo sentiti poco visti o abbiamo accettato certe situazioni perché pensavamo di non meritare di più".

E mentre la sua prima raccolta ‘In comode rate’ è arrivata alla undicesima ristampa, negli ultimi mesi ha riscritto pure il ‘Padre Nostro’.

"L’ho riscritto in chiave contemporanea e l’ho fatta illustrare da Sonia Maria Luce Possentini (Premio Andersen): viene letto sia da atei sia da credenti ed è già in ristampa. Parla anche questo delle nostre fragilità. È il filone che porto avanti con la poesia e dunque con la vita. Che poi sono inscindibili".