Bologna, 12 dicembre 2024 – Nel grande mare degli influencer italiani, perché si sceglie di seguire qualcuno che parla di moda, fitcheck, routine di bellezza, shopping e cucina? Di questi argomenti sono pieni i social. Ma se a trattarli ci sono i Twins Porta, allora è tutta un’altra storia. Già a cominciare dal tono della voce e dalla narrazione, pacata, gentile, educata, sottilmente ironica e ricca di valori che i gemelli Matteo e Niccolò Porta, 26 anni, originari di Reggio Emilia e studenti alla Fondazione Fashion Research Italy di Bologna, veicolano con naturalezza, senza mai salire in cattedra. Chiome lunghe e biondissime, figure efebiche, look da rapsodia bohémienne, passione per capi vintage e stilisti indie, Matteo e Niccolò sembrano usciti dal Wonderland di Alice cantato dai Jefferson Airplane, e dimostrano come la Gen Z non sia tutta trap e pronto moda. Nelle pillole video che si possono vedere su Instagram e Tik Tok parlano della loro vita a due voci, che sembra però sempre la stessa, come fossero mixati agli stessi beat. Ed è difficile capire chi dice cosa, se non si guardano in faccia. Un effetto magico che si potrà ascoltare anche nel podcast di oggi, Il Resto di Bologna.
Matteo e Niccolò, quando siete diventati i Twins Porta?
“Tutto nasce per un gioco del destino. Un giorno eravamo a Milano per un casting come modelli, che è andato benissimo. Quel giorno a un aperitivo c’era anche Paolo Ruffini ed è stato un incontro di energie e anime, perché ci ha chiesto se avessimo avuto interesse a entrare nel mondo digital per fare qualcosa di diverso. Grazie a lui abbiamo trovato una nuova famiglia”.
È stato semplice per voi trovare quel modo di comunicare così gentile e naturale che buca i social senza urlare?
“Per noi i social sono uno strumento di comunicazione dove mostrarci al 100%, proprio come siamo. Non c’è finzione, non ne saremmo capaci, crediamo nella gentilezza, un atteggiamento che manca nella società. Tutto quello che è artefatto alla lunga sui social non funziona”.
Come nasce quel vostro stile nel mondo della moda?
“Difficile da dire, perché siamo sempre in evoluzione nella creatività e nella moda. Studiamo tutti e due moda, siamo insider di questo mondo, appassionati di arte, di cultura, ci piace mettere le nostre passioni nei video, la musica, la letteratura, ma anche solo le nostre esperienze. Siamo un po’ hippie, boho, adoriamo le correnti libertine e questo si riflette in quello che siamo. Veniamo da Reggio Emilia, una città piccola e abbiamo sempre cercato di evadere e conoscere il mondo”.
Una parola che amate è “libertino”.
“Per noi significa fare ciò che si vuole con il rispetto per gli altri ma soprattutto per se stessi. E significa libertà, esprimere se stessi senza nessuna vergogna e giudizio. Si parla tanto di inclusione ma poi si pratica poco”.