Bologna, 1 marzo 2023 – Correva l’anno 2006. Allo stadio olimpico di Roma un giovanissimo Gigi d’Alessio sta per cantare il famoso brano Napule davanti a più di tremila spettatori. Con lui ci sono Gigi Finizio e Sal Da Vinci.
Nella scaletta, però, c’è anche il nome di Lucio Dalla che in quella serata avrebbe dovuto cantare assieme ai tre artisti già sul palco. Gigi introduce Dalla, dalla scalinata scende un uomo identico a Lucio. Hanno la stessa altezza, gli stessi occhiali, un’attitudine incredibilmente simile. Il pubblico è confuso e continua a credere che quello sia Lucio Dalla fino a quando Gigi d’Alessio non rivela che si tratta di una gag.
Il suo nome, invece, è Vito D’Eri, oggi conosciuto in tutta Italia come il sosia ufficiale di Lucio Dalla. Un imbianchino di un piccolo paese in provincia di Matera, Pisticci. Vito si trasferisce a Bologna nel 1980, ignaro che questa città gli avrebbe completamente stravolto la vita. Ai microfoni de Il Resto di Bologna – il nostro podcast gratuito che questa settimana è interamente dedicato a Dalla, anche grazie al supporto di Infortunistica Tossani – Vito ha raccontato quando tutto ebbe inizio.
"Era il 1991. Incontrai Luca Carboni da un fioraio in via Ugo Bassi e fu lui il primo a riconoscere questa somiglianza. Carboni poi mi mise in contatto con Lucio e il caso volle che a Policoro, il 12 agosto, Dalla aveva un concerto. Così colsi al balzo l’opportunità e quella sera finalmente lo incontrai. Quando mi vide per la prima volta mi poggiò le mani sulle spalle guardandomi negli occhi come se si stesse specchiando".
Probabilmente Dalla capì fin da subito che avere un sosia potesse essere un’esperienza bizzarra e conveniente. Così tra i due parte un sodalizio destinato a finire soltanto con la scomparsa dell’artista, il 1° marzo del 2012. "Voleva portarmi in televisione e mi chiese di scendere di peso. Mi ci misi d’impegno fino a perdere quattro chili: Lucio era incredulo, non pensava che l’avessi preso sul serio e da allora l’ho seguito ovunque andasse".
Sono diversi, infatti, i concerti in cui Vito appare nelle coreografie di Dalla. Ma c’è di più, proprio come nel 2006 con Gigi D’Alessio, accadeva spesso che il cantautore di via d’Azeglio mandasse addirittura Vito a sostituirlo di persona: "Al Festivalbar, in una serata ad Ascoli Piceno mi mandò sul palco per le prove, perché lui non voleva perdere la partita di basket tra Virtus e Fortitudo".
Tra i due c’era un rapporto unico, tant’è che Dalla (a quanto dice Vito) definiva il suo sosia come "il fratello minore che non ho mai avuto". E gli occhi di Vito si riempiono di lacrime quando ricorda il giorno in cui presentò sua madre a Lucio "e lui la chiamò mamma, provai delle emozioni che non sarei in grado di esprimere a parole".