Bologna, 23 maggio 2023 - Le sirene e Bologna. Abbinamento inedito, ma non impossibile, come dimostra una mostra recentemente inaugurata all’Archiginnasio, dal titolo Da Omero al Pontelungo. Quante sirene ci sono a Bologna? , allestita nel quadriloggiato superiore della Biblioteca dell’Archiginnasio e curata da Stefania Aluigi , Isabella Ciaffi , Luigi Spina e Angela Tromellini. L’esposizione, visitabile fino al 22 luglio (da lunedì a venerdì dalle 9 alle 19; sabato dalle 9 alle 18), ispira la puntata di oggi del podcast gratuito il Resto di Bologna , scaricabile sul nostro sito e le principali piattaforme. A guidarci in questo viaggio – sul sito delle biblioteche si trovano anche tutte le visite guidate organizzate fra Archiginnasio, punti della città interessati e Certosa – sarà poprio Aluigi, che si occupa di progettazione culturale. Assieme a lei nel podcast ripercorriamo alcune delle sirene più note in città: quelle del Nettuno, certo, ma anche quella in cemento del Pincio in Montagnola. "Completata nel 1888– spiega – venne realizzata per l’Esposizione Emiliana ed è stata salvata al termine della manifestazione". E poi le celebri sirenette di Carlo Monari sul Pontelungo (in restauro), fino a quelle di cui si sono perse le tracce, come quelle che si trovavano sul Savena.
E così è possibile (ri)scoprire bassorilievi o spaziare nell’araldica, proprio all’Archiginnasio, fra gli stemmi delle famiglie che avevano studiato lì. "Abbiamo unito la scultura, i libri, i battacchi e i disegni originali come quello di Monari" prosegue Aluigi, che ricorda come cuore della mostra sia stato offrire "una lettura inedita, che non era mai era stata fatta, del tema sirene" e dunque "raccontare il corpo della città attraverso un simbolo". Fra le sirene fotografate e svelate, come quelle del famoso libro di Ulisse Aldrovandi Monstrorum historia. Cum Paralipomenis historiae omnium animalium Almeno fra le venti e trenta) si arriva anche in Certosa, dove le sirene sulle tombe simboleggiavano il passaggio fra mondo terreno e ultraterreno. Anche perché la sirena ha rappresentato tante cose nei secoli: dalla "tentazione", alla fascinazione "soprattattutto nell’Ottocento per la forma del suo corpo, fino all’Art Deco. É un tema che ha in sé questa ibridazione, anche di genere. É una figura che si presta a moltissime interpretazione. Non solo dunque Bologna città delle Acque". A completare la mostra qualche chicca: come la storia di un amore del passato nato proprio al Pontelungo e un lavoro dei disegnatori Ida e Zap. Per un vero viaggio nel tempo.
le. gam.