ALICE PAVAROTTI
Cultura e spettacoli

Sciopero al Teatro comunale Nouveau di Bologna: annullata la prima dei Carmina Burana

La cantata scenica composta da Carl Orff è stata rinviata. I sindacati avevano già annunciato che i lavoratori si sarebbero fermati a causa della decisione della Corte dei Conti sul premio di produttività straordinario

Bologna. Sciopero dalle sigle sindacali del Teatro Comunale. Annullata la "prima" dei Carmina Burana di Carl Orff (Foto Schicchi)

Bologna. Sciopero dalle sigle sindacali del Teatro Comunale. Annullata la "prima" dei Carmina Burana di Carl Orff (Foto Schicchi)

Bologna, 31 ottobre 2024 – Non si è levato nessun “O Fortuna” stasera al Teatro Comunale Nouveau: la prima dei Carmina Burana, una cantata scenica composta da Carl Orff, è stata annullata a causa di uno sciopero del personale preannunciato il giorno prima nella nota firmata da Cgil, Cisl, Uil e Fials. A riattivare la protesta, che già si era manifestata la stagione scorsa, è stata la decisione della Corte dei Conti, che ha dichiarato non erogabile il premio di produttività straordinario che Comunale e Comune avevano già approvato.

Così, dopo che anche il concerto di Ligabue è stato rinviato questa sera, le note solenni e potenti della cantata di Orff, simbolo della fortuna e del destino, sono rimaste sospese, così come le tensioni sindacali che hanno portato alla cancellazione dello spettacolo. Sebbene fosse stato comunicato, alcuni spettatori si sono comunque presentati all’ingresso del teatro, forse sperando in un cambio. Come annunciato dal Teatro Comunale, verrà garantito un rimborso, e non è prevista una riprogrammazione della data. Le repliche del 2 e del 3 novembre andranno in scena regolarmente, ma sono già tutte esaurite.

"Sul teatro ha avuto un impatto considerevole, per me è un debito, devo considerare un potenziale 100% del rimborso, ed era tutto esaurito” commenta il sovrintendente Fulvio Macciardi, che prosegue: "La nostra intenzione di un pagamento parziale o totale del premio c’era, poi siamo andati avanti a chiedere autorizzazioni e certificazioni e non ci sono state concesse, bisogna dunque trovare strade diverse e nuove soluzioni. La Corte dei Conti si è espressa chiaramente, non potrà dare valutazioni positive allo stesso presupposto. A livello nazionale la situazione dei rinnovi dei contratti si sta avviando verso una fase conclusiva positiva, si potrà chiudere a breve. Se avrà un impatto anche sul locale non lo so, non dipende da me. Vero è però che la parte locale era esasperata anche perché la nazionale non era riuscita ad arrivare a nessuna conclusione”.