Bologna, 30 ottobre 2024 – Le organizzazioni sindacali del teatro Comunale di Bologna ribadiscono “il pieno diritto delle lavoratrici e dei lavoratori delle fondazioni lirico sinfoniche, dopo venti anni di continuo impoverimento salariale, a vedersi finalmente riconosciuti gli aumenti salariali sia del contratto nazionale (attualmente in attesa della certificazione della Corte dei conti nazionale), sia del premio di produttività aziendale da erogare nel 2024, che è stato nuovamente bloccato dalla Corte dei conti sezione regionale”.
Le azioni di protesta congelate in attesa del giudizio della Corte, spiegano Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Fials-Cisal, riprendono il loro corso naturale, ripartendo con lo sciopero di domani 31 ottobre per la prima dello spettacolo dei 'Carmina Burana’.
“Condividiamo l'auspicio manifestato dalla Corte affinché con la direzione della Fondazione” si realizzi in futuro una interlocuzione priva di asperità che auspicabilmente possa condurre all'attuazione di un percorso lineare, trasparente e pienamente conforme al dato normativo “attraverso una sorta di 'cammino guidato’, che ci faccia uscire da quello che a noi appare un vero labirinto kafkiano che da 20 anni intrappola la dignità di queste professioniste e professionisti della cultura”.