ANGELO VARNI
Cultura e spettacoli

Il successo

Hanno rubato un tram: a Bologna la storia di un sogno

È, infatti, quanto accade al Fabrizi, protagonista conducente di tram, poi declassato, per una sua disattenzione e per soprusi patiti dal capo gerarchico, prima a bigliettaio, dopo sospeso dal servizio. Ed allora, disperato, finisce per impadronirsi di un tram dal deposito della Zucca, iniziando a scorrazzare, tra dolorosi rimpianti e illusioni di riscatto personale, lungo le rotaie cittadine, mettendosi a disposizione di una curiosa umanità notturna fatta salire in vettura, fino all’arresto e al processo, che ne avrebbe decretata l’assoluzione, resa possibile dall’inattesa dichiarazione, a suo favore, del capo che l’aveva sempre vessato, pur stimandolo, perché da lui perennemente sconfitto al gioco delle bocce. Si dipana, in tal modo, una trama dai toni leggeri e dai sorrisi qua e là malinconici, in un’atmosfera che finisce per richiamare personaggi, situazioni e momenti per alcuni aspetti derivanti dall’appena tramontata stagione neorealista.

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