ANGELO VARNI
Cultura e spettacoli

I protagonisti

Hanno rubato un tram: a Bologna la storia di un sogno

Mentre risalta la bravura attoriale di una ’spalla’ quale Carlo Campanini; non meno che la figura del controllore-capo, impersonato da quel Juan de Landa che aveva avuto parte in Ossessione di Visconti e che qui viene doppiato da Carlo Romano.

Troviamo, poi, come aiuto-regista (anche impegnato in una piccola parte) Sergio Leone. Numerosi pure gli attori bolognesi, tra cui quel Bruno Lanzarini (famoso dottor Balanzone). E soprattutto la più conosciuta figura della Piazzola di allora, Oreste Biavati, venditore di lamette da barba, capace di incantare con la sua immaginosa facondia sorridenti ascoltatori disposti a donargli un obolo. A loro volta, le musiche sono composte da Carlo Rustichelli, il futuro autore, tra l’altro, dell’indimenticabile colonna sonora di L’armata Brancaleone e la fotografia si deve a Mario Bava, inventore di innovativi effetti speciali, nonché maestro del noir all’italiana.

Ed è proprio a questa splendida fotografia che si deve il pregio maggiore di una pellicola che in realtà rende la nostra città la vera protagonista, attraverso lo scorrere di immagini dei suoi luoghi-simbolo, alternati ai percorsi delle vie del centro scandite dal ritmico succedersi delle arcate dei portici. Si resta affascinati durante la folle corsa notturna del tram ’rubato’, in una Bologna dolcemente illuminata dalla luna a far da trasognato scenario di un’avventura quasi fiabesca.

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