Licinio Cappelli, editore a Rocca San Casciano, trasferì nel 1914 a Bologna anche la sede della casa editrice, nonché gli uffici amministrativi e il magazzino. In quell'anno ottenne il brevetto della Real Casa Savoia. Presso Cappelli Italo Svevo pubblicò a sue spese, nel 1926, la prima edizione della Coscienza di Zeno, prontamente recensita da Bino Binazzi su il Resto del Carlino. La libreria fu frequentata da Pier Paolo Pasolini nei suoi anni bolognesi. Dal 2006 restano solo l'insegna, il ragno e con la sua operosa ragnatela sul muro che si affaccia in piazza Galvani.
Come per un'altra storica libreria, la Rizzoli, restano anche i meravigliosi scaffali di legno. Qui ora sono pieni di pigiami, in piazza Galvani campeggiano i trucchi e i profumi.