Nei primi anni Novanta Bologna ha dovuto dire addio al Palombo, anzi alla "Cartoleria e legatoria di libri con fabbrica di registri all'insegna del Palombo". Un luogo dove venivano a fare acquisti Giosuè Carducci e Giorgio Morandi, solo per fare qualche nome. Chi se lo ricorda, lo descrive come un paradiso per gli amanti della scrittura. Da allora, il pennuto è rimasto solo nella sua insegna: sotto, si sono avvicendati tanti negozi (a lungo anche Diesel) che di quella magia nulla sapevano.
Cultura e spettacoliNegozi storici chiusi a Bologna: addio anche Valli