Compie cinquant’anni uni dei dischi più celebri di Lucio Dalla, Anidride Solforosa, uscito nel 1975, nel pieno della stretta collaborazione tra il cantautore e il poeta Roberto Roversi. Testi densi di denuncia sociale, temi come la sostenibilità ambientale che diventano ballate di successo, trame sonore sofisticate, alle soglie della consacrazione da parte del grande pubblico.
Dieci anni dopo, nel 1985, uno degli ospiti più illustri di Bologna, il trombettista americano Chet Baker, che scelse di vivere qui, amorevolmente accolto dalla comunità di jazzisti che avevano fatto della città una delle capitali europee del jazz, registra al Teatro delle Celebrazioni un concerto memorabile. È il 20 aprile e quello spettacolo diventerà poco dopo un disco, Live in Bologna 1985, che documenta lo stato di grazia dello straordinario artista.
Nello stesso anno Gianni Morandi pubblica Uno su mille, uno dei suoi lavori più famosi, ai cui testi collaborano autori come Enrico Ruggeri, Franco Migliacci e Ivano Fossati. L’album segna il rilancio della sua carriera, dopo alcuni anni lontano dai riflettori.
Il 1995, invece, fa da sfondo alla realizzazione di Mondo world welt monde, settimo album, il sesto di inediti, di Luca Carboni. Miguel Bosè curerà la versione in spagnolo per il mercato argentino e l’inventore della italo disco, il bolognese Mauro Malavasi, è il produttore artistico.
Nel 2005 esce uno dei dischi più originali di Cesare Cremonini, Maggese. Ci vollero tre anni di registrazioni tra l’Italia e Londra per terminare questo album immaginato dall’autore come il frutto del suo rapporto con la grande tradizione della canzone d’autore italiana, alla quale rendere omaggio anche attraverso la necessità di un rinnovamento.
Sono passati dieci anni da Cristina D’Avena, album pubblicato nel 2015 dalla star della musica per bambini in versione doppio vinile. Una raccolta delle più note sigle di cartoni animati, da Kiss Me Licia a Sailor Moon. Chi lo ordinò in anticipo ricevette una copia autografata.