ALBERTO BIONDI
Cultura e spettacoli

Ritrovato il quadro rubato dalla chiesa del Baraccano: riconsegnato ‘San Giovanni Evangelista'

L’opera del Boccia, sparito nel 1975, ora si trova in Quadreria a Bologna. Comandante nucleo carabinieri per la tutela del patrimonio culturale: “Una vendita nel milanese ci ha portato al recupero di questo storico dipinto”

Il quadro ritrovato del pittore bolognese Girolamo Negri detto il Boccia (Bologna, 1648-1718)

Bologna, 3 giugno 2024 – Era stato trafugato dalla chiesa del Baraccano nel lontano 1975, ora, grazie a un intervento congiunto tra la procura di Milano e il Comando carabinieri per la tutela del patrimonio culturale di Bologna l’opera ‘San Giovanni Evangelista’, un ovale olio su tela rappresentante per l’appunto l’evangelista Giovanni, si trova al sicuro nella Quadreria di Asp - Aziende pubbliche di servizi alla persona - di Bologna. 

“Un importante recupero, avvenuto grazie a una serie di controlli del nucleo tutela beni culturali che mira a controllare le vendite che avvengono nel mondo dell’arte tramite siti e case d’asta online. Ed ecco che proprio una vendita nel milanese ci ha portato al recupero di questo storico dipinto. Recupero che si è dimostrato più complicato del previsto in quanto l’opera era già stata venduta ad un ignaro acquirente che a sua volta la stava facendo restaurare. Per il recupero si è dimostrato fondamentale il confronto con una fotografia, scattata all’epoca, presente nella banca dati dei beni illecitamente sottratti che ha permesso ad una squadra di storici dell’arte di identificarla correttamente” spiega Giuseppe De Gori, comandante nucleo tutela beni culturali del comune di Bologna. E inoltre grazie alla squadra di studiosi e storici dell’arte messa in campo da Asp Bologna, la Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per la città metropolitana e l’amministrazione beni culturali della diocesi di Bologna che è stato possibile risalire al vero autore del dipinto. Si tratta di Girolamo Negri detto ‘il Boccia’, pittore della scuola bolognese vissuto a cavallo tra 1600 e 1700 (Bologna, 1648-1718) la cui specialità erano le ‘teste di carattere’, ovvero delle rappresentazioni di volti tipici.

Come dice Elena Di Gioia, Delegata del Sindaco alla Cultura di Bologna: “Questo ritrovamento arricchisce il racconto della storia della nostra città, quando un’opera torna è sempre motivo di festa. E se è possibile festeggiare è grazie, in primis al comando carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, ma anche a tutte quelle persone che hanno lavorato ininterrottamente, unendo le forze e le conoscenze, per far sì che quest’opera tornasse a casa”. E infine Stefano Brugnara, amministratore unico Asp città di Bologna: “Grazie al grande lavoro del nucleo carabinieri e al grande lavoro che hanno svolto per far si che quest’opera torni a far parte del patrimonio culturale di Bologna. Per l’Asp rappresenta un ulteriore regalo che esporremo qui in Quadreria per renderlo ammirabile da tutti, non è da escludere che il dipinto potrebbe tornare nel luogo della sua originale collocazione, la chiesa del Baraccano, che però al momento non risulta idonea a causa delle condizioni della chiesa stessa. Per il momento siamo più che onorati di poterlo tenere qui”.