Bologna, 28 settembre 2015 - L’Estasi di Santa Cecilia, dipinta da Raffaello, è un’opera ’identitaria’ del museo che la ospita, la Pinacoteca Nazionale di Bologna. Per questo il suo prestito è eccezionale, e vale un ’risarcimento’ di 30.000 euro per mancati introiti del museo stesso. E’ quanto sta accadendo in occasione del prestito alla Venaria Reale di Torino, per la mostra “Raffaello, il sole delle arti“, appena inugurata e che resterà aperta fino al 26 gennaio.
A spiegarlo, in una nota, è Mario Scalini, Direttore del Polo Museale della Regione Emilia Romagna. La Fondazione Venaria Reale acquisterà biglietti per un ammontare di 30.000 euro, che presto verranno riassegnati alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per l’80%, seguendo le recenti disposizioni del Ministro Franceschini.
Scalini spiega che il primo atto della nuova dirigenza del Polo Museale dell’Emilia Romagna, insediatosi 6 mesi fa, è stata proprio la definizione delle ’Condizioni di prestito’ per le Pinacoteche di Bologna, Parma e Ferrara. Sono stati individuati tre livelli: opere di cui si favorisce il prestito, opere che hanno richiesta e il cui prestito è da limitare, e infine opere che vengono concesse solo in casi eccezionali. In questa categoria a Bologna ci sono il polittico di Giotto, la Santa Cecilia di Raffaello e la Strage degli Innocenti di Guido Reni. A Parma, la Madonna della Scodella con la Madonna di San Gerolamo di Correggio e la Schiava Turca di Parmigianino.
Un difficile equilibrio fra la necessità di rendere fruibili i capolavori anche al di fuori della loro collocazione museale stabile e quella di non privare gli stessi musei di opere ’identitarie’, con conseguente perdita di appeal vwerso il pubblico. Per questo sono state stabilite ’forme di ripianamento’ (con diversi livelli economici) dei mancati introiti.