Bologna, 12 gennaio 2024 – Una poesia per Bologna e una per una vicina di casa, sconosciuta eppure importante. E poi quella, diventata virale qualche mese fa, dedicata alla cassiera di un supermercato, un vero inno alla gentilezza.
A leggerle per noi, nella puntata di oggi del nostro podcast il Resto di Bologna, è Beatrice Zerbini, poeta nata sotto le Torri classe 1983, studi classici al liceo Minghetti. Non più tardi di qualche giorno fa ha letto i suoi versi su Rai1 per il Concerto di Capodanno dei bambini e delle bambine.
E in effetti per lei la poesia è stata una compagna fin dall’infanzia e negli ultimi anni da questa lente speciale con cui legge la vita, che fra i primi ha conquistato la poetessa Alba Donati, sono scaturite diverse raccolte: In comode rate. Poesie d’amore , del 2019, Mezze stagioni , del 2021, e, nel novembre 2022 la silloge D’Amore in cui trovano sempre più spazio i temi introspettivi dell’amore appunto, del lutto e della cura tramite la psicoterapia. L’anno scorso Beatrice ha pubblicato anche due albi illustrati assieme al premio Andersen Sonia Maria Luce Possentini; Padre nostro e Non avere paura .
"Mi sono sempre sentita in un altrove – racconta lei –. Ho fatto parte del Piccolo Coro dell’Antoniano e Mariele Ventre mi chiamava ‘testa fra le nuvole’: forse, ancora prima di imparare a scrivere, questa per me era una necessità". Sempre nel 2023 c’è stato anche un incontro speciale con Caterina Caselli, che ha portato Beatrice a un impegno sempre più concreto per le donne, nell’ambito della Fondazione Una Nessuna Centomila, che sostiene i centri nonviolenza. E la poesia incontra un tema drammaticamente attualissimo, facendo nascere nuovi progetti.