Bologna, 3 aprile 2023 – Torri, tortellini e... draghi? Per quanto suoni strano, a Bologna è stato trovato un drago. L’avreste mai detto? Questa creatura fu disegnata e descritta niente meno che da Ulisse Aldrovandi, naturalista, entomologo e botanico (suo un bestiario con creature bizzarre e fantastiche). Un mistero zoologico in questa puntata de il Resto di Bologna, il nostro podcast gratuito ascoltabile sul nostro sito oppure su Spotify, Apple e Google Podcast. Ci guida Francesco Nigro, bolognese doc e Guida ambientale escursionistica regionale, autore de ‘Il drago di Bologna e altre meraviglie di Ulisse Aldrovandi’ (Minerva, illustrazioni di Luca Parisi).
“Siamo nel 1572. Il contadino, Battista guida i suoi buoi lungo il Savena. Gli animali si fermano spaventati – racconta Nigro –. C’è una strana creatura, una grossa biscia. Battista scende e la percuote in testa. Muore sul colpo. Già questa è una stranezza: i draghi, nelle favole, sono potenti”.
Ecco Aldrovandi: un nobile gli porta il cadavere della bestia. Prima lo fa disegnare dal vero, poi imbalsamare e infine esporre. "Ma è un animale palesemente falso, una sorta di natrice dal collare con il ventre rigonfio e zampine piuttosto posticce", osserva Nigro. Perché un uomo di tale scienza e rigore ingannerebbe il pubblico? "La verità, forse, è nelle date – continua Nigro – Nel 1572 il cardinale Ugo Boncompagni fu eletto Papa Gregorio XIII. La sua statua di bronzo benedice Bologna in piazza Maggiore. Bene: il Papa era parente di Ulisse. Lo stemma di famiglia era un drago, un drago bipede tagliato a metà, sconfitto". Forse la chiave del mistero va ricercata nell’omaggio al parente-pontefice. Sia come sia, con l’estro di Ulisse Aldrovandi, oggi Bologna può fregiarsi di essere terra di draghi.