Bologna, 29 novembre 2024 – Luci a San Luca / di quell’estate / che c’è di strano siamo stati tutti là. Cremonini, intervistato sulle pagine del Carlino, lancia l’amo al Comune per dare vita a nuovi giochi di luci e colori, simili a quelli visti negli ultimi due anni per il portico di San Luca. E Palazzo d’Accursio, ora, ci pensa seriamente. Il Festival dei portici, che rivive anche nel brano San Luca con Luca Carboni all’interno dell’album di Cesare pubblicato oggi (Alaska Baby), potrebbe diventare così un appuntamento fisso nel calendario e nel cuore dei bolognesi.
"È una bellissima cosa che Cremonini e Carboni abbiano dedicato una canzone a San Luca, un regalo a Bologna – il commento che arriva dai vertici dell’amministrazione –. Sicuramente parleremo con Cesare dei progetti da fare assieme".
Un’apertura concreta, dopo che Cremonini nell’intervista aveva confessato al riguardo dell’iniziativa: "Ogni anno lo abbiamo ripensato partendo da zero: è stato un progetto complicatissimo e articolato, in cui ho usato risorse personali. Ho donato alla città questa possibilità e ora c’è anche una canzone. Se il Comune vorrà partecipare e dare un contributo economico per sviluppare dei progetti, non potrò che appoggiarlo e offrire tutto quello che posso a questa città". L’assist era partito direttamente da lui, e ora il Comune sembra aver raccolto la palla, se non altro con l’intenzione di aprire una seria riflessione in proposito.
Un progetto, quello acceso sotto le stelle ai piedi del santuario, che lo scorso giugno ha radunato oltre 100.000 visitatori in cinque giorni, accorsi per ammirare la bellezza delle arcate del portico più lungo del mondo.
Luminarie, installazioni, musica, proiezioni e giochi a partire dall’Arco del Meloncello, firmati dal land light artist tedesco Philipp Frank: "Un piccolissimo cammino di Santiago nel cuore di Bologna – lo aveva definito Cremonini sui social, in un post di bilancio delle notti indimenticabili –. Per di più in salita, con migliaia di persone unite per tre chilometri di colori, proiezioni, magia. A voi tutti va il mio primo grazie, il più grande, di cuore".
Allora l’idea era quella di estendere il festival a tutta la città, non concentrandosi più soltanto sul portico di San Luca. E chissà, forse sarà così o forse no. Ciò che è sicuro, invece, è che i bolognesi non vedrebbero l’ora di tornare di nuovo a veder splendere uno dei simboli della propria città nel mondo.