Bologna, 21 agosto 2023 – Dopo le volontà espresse prima dal ministero dei Beni culturali, poi dal Comune di Bologna, ci siamo: all’interno di Villa Aldini sorgerà uno spazio espositivo per il nuovo museo sulla comunicazione e Guglielmo Marconi. L’articolato progetto, proposto da Palazzo d’Accursio, verrà vagliato a settembre dal Consiglio Superiore per i Beni culturali e Paesaggistici.
Tutto lascia presagire che sia un passaggio poco più che formale: dopo i numerosi scambi tra Roma (regista dell’operazione) e Bologna, il ‘Mic’ grazie alla spinta della sottosegretaria Lucia Borgonzoni (Lega) ha trovato anche i soldi, circa 4 milioni di euro per finanziare i lavori. E se tutto andrà come deve andare, le risorse saranno già a disposizione a novembre. Insomma, Bologna ha un nuovo museo e finalmente la città marconiana regala al papà della radio – del quale il prossimo anno cadono i 150 anni dalla nascita – un luogo di prestigio per continuare a vivere con le sue invenzioni. Si correrà per aprirlo al pubblico nel più breve tempo possibile.
"Questi quattro milioni di euro danno il via – sottolinea la sottosegretaria di Stato al ministero della Cultura, la senatrice Lucia Borgonzoni – a una serie di iniziative che come ministero metteremo in campo per celebrare Guglielmo Marconi. Da anni ritengo essenziale valorizzare ancora di più la figura di un grandissimo italiano, un inventore che tutto il mondo ci invidia. In quanto a bellezza e prestigio Villa Aldini è sicuramente il luogo adatto ad ospitare un racconto sulle tecnologie e sulle grandi invenzioni che nascono e si evolvono, a partire dagli studi e dagli esperimenti di Guglielmo Marconi, coinvolgendo anche il museo Pelagalli. Come detto, non ci limiteremo a questo: oltre ad appoggiare le attività del Comune di Bologna e la Fondazione, ci sarà – anticipa Borgonzoni – una grande mostra a lui dedicata, che porteremo non solo in Italia, ma anche all’estero, ed è mia intenzione coinvolgere anche altri ministeri e la Rai, con cui mi sono già confrontata. Tutto questo vogliamo farlo insieme alla famiglia, a cui va la mia stima e che credo che rappresenti il tesoro ancora vivente della grande eredità che questo genio ci ha lasciato".
Il museo sorgerà sul cosiddetto ‘piano nobile’ della villa napoleonica. "Il piano nobile, per la sua configurazione, pregio architettonico e prestigio dovuto anche alla presenza dell’apparato decorativo risalente al periodo ottocentesco, si presta al meglio per utilizzi pubblici, quali mostre, eventi, esposizioni, laboratori e percorsi didattici, attività performative, convegni – si legge nella nota di progetto –. Negli ambienti definiti dalla sala delle colonne si intende portare avanti un restauro di tutte le superfici. I pavimenti in seminato, ben conservati, vengono restaurati integralmente". L’apertura al pubblico del museo dedicato alla comunicazione e a Guglielmo Marconi permetterà di accogliere le più varie tipologie di pubblico. Il polo potrà diventare un centro di innovazione socio-culturale e tecnologica e di sviluppo collegato tra gli altri con il Museo Marconi della Fondazione Guglielmo Marconi - Villa Griffone - Pontecchio Marconi e il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna. Soddisfatto il Comune. "Siamo molto contenti della candidatura, il salone monumentale di Villa Aldini diventerà uno spazio espositivo permanente: per noi il ruolo di Villa Aldini come nuovo polo culturale-educativo-ambientale è strategico – spiega Elena Di Gioia, delegata metropolitana alla Cultura –. Sulla villa napoleonica c’è già un importante progetto di riqualificazione finanziato con 6 milioni di euro dal Pnrr, che interesserà alcuni interventi come la Scuola nel bosco. Io peraltro coordino il tavolo di lavoro che ospita tra gli altri la Fondazione Marconi, la Città metropolitana e il Comune di Sasso Marconi, stiamo preparando un piano di iniziative culturali molto importanti, come comitato locale aspettiamo di capire che tipo di fondi avremo a disposizione. Infine siamo contenti della convergenza con il ministero e la sottosegretaria Borgonzoni, che ringraziamo per l’attenzione e la disponibilità a unire più fronti di lavoro".