GABRIELE MIGNARDI
Cultura e spettacoli

Mortadella artigianale: la migliore d’Italia è quella di Franceschini. Lo dice il Gambero Rosso

Premiato con le ‘tre fette’ lo storico salumificio di Valsamoggia: "Per arrivare a questo livello abbiamo fatto investimenti, prove e sperimentazioni. E serve tanta passione"

Simone Franceschini del Salumificio Franceschini premiato da Gambero Rosso

Bologna, 12 febbraio 2023 – La migliore mortadella artigianale d’Italia si fa in Valsamoggia. Si chiama Opera, ed è l’ultima nata nella gamma dei prodotti dello storico salumificio Franceschini.

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La valutazione è quella del Gambero Rosso, che nella recente guida ai Grandi Salumi ha assegnato il massimo della valutazione (le tre fette) alla mortadella tenuta a battesimo nel 2018 da Simone, Paolo e Luisa: seconda generazione di un’azienda nata a Savigno nel 1964.

Simone Franceschini del Salumificio Franceschini premiato da Gambero Rosso
Simone Franceschini del Salumificio Franceschini premiato da Gambero Rosso

Un risultato celebrato pochi giorni fa alla rassegna Taste di Firenze, vetrina gastronomica dove il salumificio bolognese ha portato l’insaccato-simbolo della nostra città. Emozionato e sorpreso Simone Franceschini, che coi suoi prodotti è noto nella realtà regionale, ma che per la prima volta approda a un’eccellenza nazionale.

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"E’ un prodotto sul quale abbiamo fatto importanti investimenti. Fare la mortadella è un processo che richiede attrezzature che di solito sono appannaggio di realtà industriali mentre in una realtà artigianale si entra in un paradigma diverso. Serve passione, esperienza e una prospetiva nuova come l’uso di soli tagli pregiati: spalla e gola di carne di suino pesante padano, senza trippini, aromi o zuccheri e le spezie macinate al momento. Per arrivare a questo livello di gusto e di digeribilità ci sono volute tante prove, sperimentazioni, correzioni e cotture", dice Simone.

Una mortadella che ha ben superato l’esame del pubblico, ed oggi anche della critica, stando anche ai dati di produzione: dai 400 chilogrammi la settimana del 2018 ai 2.400 di oggi. Un contributo importante nella crescita del fatturato chiuso con 3,5 milioni di euro nel 2022. Un dato importante per un’azienda famigliare che conta una quindicina di dipendenti diretti.