Bologna, 20 luglio 2024 – Non è né pop, né R&B, né rap, né trap. Lo stile musicale del cantautore italiano Mahmood ha molte sfumature, tante quante le sue. E forse è proprio questa sua cifra stilistica, il non essere etichettabile a un unico genere, ciò che piace a tutte le persone venute ieri sera al Sequoie Music Park, al Parco delle Caserme di Corticella, per ascoltarlo.
La tappa a Bologna, con il tour estivo in cui sarà protagonista di molti festival in Italia, arriva dopo i club in giro per l’Europa (diciassette date in dieci Paesi, quasi tutte sold out).
Il guasto informatico della giornata ha ritardato l’inizio del concerto, ma la scaletta ricca e incalzante ha fatto dimenticare tutto subito. Si sono alternate canzoni più conosciute, come “Soldi”, “Brividi”, “Rapide” e “Inuyasha”, a pezzi più ricercati e meno “mainstream”, “Cocktail d’amore”, “Stella cadente” e “Personale”, fino ai brani contenuti nell’ultimo album di inediti "Nei letti degli altri", pubblicato nel febbraio 2024, e le recenti “Tuta gold” e “Ra Ta Ta”.
Mahmood ha dominato il palco con la sua presenza scenica e il carisma, ma anche per la grande energia e intensità della performance.
Nella sua carriera già due festival di Sanremo vinti, un secondo posto all’Eurovision Song Contest, premiato con l’MTV Europe Music Award al miglior artista italiano, tre album pubblicati, numerosi dischi di platino, classifiche scalate e si potrebbe continuare ancora.
Ma non è solo questo a sancire il suo successo; giocano un ruolo fondamentale anche il suo background multiculturale e i testi che parlano di temi sia personali che sociali, dall’identità culturale, all’amore in tutte le sue forme, fino alle difficoltà nelle relazioni familiari. Tutte caratteristiche che lo contraddistinguono e lo rendono tra gli artisti più innovativi e influenti della scena musicale contemporanea italiana e internazionale.